Il Fucino visto dallo spazio
Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.
Il caffè se inquina che piacere è?
E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.
La forza dell'uomo è nella verità
Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.
PIL:una misura di sviluppo?
Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?
giovedì 1 dicembre 2011
Pedalare in sicurezza
giovedì 10 novembre 2011
Centrale a biomasse Power Crop: La Regione congela l'iter autorizzativo.
mercoledì 12 ottobre 2011
SCOMPIGLIO TRA ZOOLOGI E BOTANICI: LA REGIONE ABRUZZO RIVOLUZIONA LE CONOSCENZE
Lontre, picchi dorsobianco e gufi reali a frotte sulla costa.
La Giunta regionale abruzzese evidentemente non si deve essere posta questa domanda quando, sollecitata dall’Assessorato ai Lavori Pubblici, ha adottato il Piano di Tutela delle Acque, massimo strumento di pianificazione in questo settore. Un provvedimento che si aspettava da anni e per il quale la Regione aveva affidato uno studio nel lontano 2001 ad un raggruppamento d’imprese formato da Enel Hydro, D'Appolonia S.p.a. e Proger. Dopo anni di attesa e qualche vicissitudine, nell’agosto 2010, la Giunta Regionale è riuscita ad adottare il Piano, ricevendo, peraltro, molte osservazioni dalle associazioni ambientaliste.
Ma al di là delle critiche sugli aspetti tecnici che già evidenziammo in passato, oggi richiamiamo l’attenzione sulle monografie che descrivono i vari bacini abruzzesi: questi studi, infatti, rappresentano una vera miniera d’oro dello strafalcione zoologico e botanico, che in molti casi si trasformano in calembour degni del grande Flaiano. Il tutto parte dalla scelta di usare, nelle schede, i soli nomi scientifici delle specie: iniziativa che conferisce un peso scientifico alle relazioni, ma che alla prova dei fatti si rivela una vera e propria trappola. Così la Giunta regionale abruzzese si inventa un rendez-vous faunistico est-ovest, degno della guerra fredda. Ad Ortona, sul fiume Arielli, la Marzaiola americana e l’Alzavola asiatica si incontrerebbero, accolti sulla costa dal Picchio dorsobianco, specie che quindi sarebbe incredibilmente presente su questo fiume (essendo in realtà confinata al Parco d'Abruzzo e dintorni): un mix talmente straordinario che a pensarci bene potrebbe essere una trovata pubblicitaria per attirare da mezza Europa frotte di birdwatcher.
L’uso dei soli nomi scientifici tira brutti scherzi e fa addirittura passare dal regno animale a quello vegetale: l’incolpevole Gambero di Fiume finisce nell’elenco delle piante del bacino Aterno-Pescara, così come avviene per il raro serpente Colubro di Riccioli, trasformato in un vegetale tipico del bacino del Tordino!
L’uccello Averla piccola, Lanius collurio, vede il suo nome trasformato quasi sempre in un esilarante “Lanius collirio”. È evidente la responsabilità del correttore automatico (e della mancanza di una successiva rilettura), ma per non essere da meno l’estensore si inventa anche un “Lanius collarius” che lascia interdetti in quanto difficilmente può essere chiamato in causa il petulante software. E che dire della Volpe? Il nome corretto Vulpes vulpes diviene un più sinistro “Vulpus vulpus” così come la pianta Pyrola chlorantha diviene clamorosamente “Parola chlorantha”, forse a maledire la sequela di errori che riguardano, appunto, le parole...
A leggere le scheda della Regione Abruzzo sui pesci, poi, il Fiume Liri parrebbe scorrere non tanto in Italia centrale, ma nel profondo triveneto, visto che presenterebbe una fauna dal carattere prettamente alpino. Infatti, guizzerebbero nel fiume ciociaro la Trota marmorata (in realtà inserita con un nome sbagliato, “Salmo trutta mormorata” - un riferimento al Piave? - invece che il corretto Salmo marmoratus), il Salmerino alpino, il Salmerino di fonte, il Temolo e addirittura un rarissimo pesce, il Cobite barbatello. Su questa specie, tipica dell’Adriatico settentrionale, la Regione si supera: è stato citato un nome scientifico non più in uso da decenni (“Cobitis barbatula” invece che Barbatula barbatula), ma l’hanno anche storpiato, facendolo diventare “Cobitus barbatulus”! Anche alla Puzzola, sarà per la sua nomea, storpiano per ben due volte il nome: la prima volta da Mustela putorius a “Mustela potorius”. Ma che sarà mai, una sola vocale! Basta però voltare pagina perché il nome diventi “Fustella puterius”! La Regione Abruzzo non lascia in pace neanche botanici ed entomologi, mettendo in crisi anche le loro più ferree certezze. Gli scienziati alla ricerca del coleottero Rosalia alpina lo ritroveranno tra i pesci del Fiume Sangro. La rarissima Centaurea tenoreana, pianta endemica della Majella, viene inopinatamente scovata dai solerti estensori del Piano anche nel bacino del Tronto! Tornando alla fauna, sempre il Tronto ospiterebbe il Riccio orientale, che finora dai Balcani si era al massimo affacciato in Friuli, e addirittura la Lontra: un’osservazione straordinaria che evidentemente non deve essere stata comunicata al Ministero dell’Ambiente, dato che l’action plan nazionale redatto dai massimi esperti della specie è privo di tale informazione. E ancora, gufi reali comuni come passeri, frotte di picchi dorsobianco e rarissime balie dal collare lungo tutti i fiumi costieri: un vero e proprio paradiso ornitologico... di carta.
Abbiamo voluto scherzare su alcuni dei macroscopici errori contenuti nelle relazioni allegate al Piano di Tutela dell’Acque, pur nella consapevolezza di quanto sia grave che una Regione che si definisce “dei Parchi” abbia varato, proprio nel 2010, Anno Internazionale della Biodiversità, un provvedimento che denoti una tale superficialità nel trattare problemi che riguardano la conservazione del patrimonio naturalistico del suo territorio. Ci chiediamo quale sia stato il livello di attenzione ed approfondimento nella predisposizione del Piano visti i risultati ottenuti su aspetti tutto sommato semplici come l’indicazione delle presenze animali e vegetali. Il Piano di Tutela delle Acque affronta aspetti fondamentali come il calcolo del Deflusso Minimo Vitale per tutti i fiumi della regione ed il funzionamento dei depuratori. Gli errori che abbiamo riscontrato ci confermano nel giudizio fortemente negativo espresso a suo tempo su questo Piano. Il WWF, assieme ad altre associazioni, ha proposto numerose modifiche ad un documento ritenuto del tutto insufficiente per la tutela della biodiversità. È passato oltre un anno dall’adozione del Piano. Le scadenze per gli obiettivi di qualità per le acque fissati al 2015 dall’Unione Europea si avvicinano, ma non vediamo concreti segnali di miglioramento nella gestione delle acque. In questo anno la Regione Abruzzo non ha promosso alcun incontro con le associazioni per definire le modifiche al Piano e darne attuazione, nonostante i numerosi solleciti e le innumerevoli segnalazioni su interventi dannosi lungo i corsi d'acqua. Il WWF lancia un appello affinché il Piano di Tutela delle acque sia modificato profondamente per cogliere gli obiettivi comunitari e perché vi sia un’effettiva partecipazione da parte dei cittadini. Un vero confronto permetterà di giungere a scelte maggiormente condivise ed efficaci (e sicuramente farà correggere errori così macroscopici!).
Sono disponibili via email fotografie di alcune delle specie citate (Picchio dorsobianco, Gambero di Fiume, Lontra) e un brevissimo filmato in HD di Averla piccola. In allegato una delle copertine delle schede monografiche e la relativa pagina interessata.
Al momento del lancio del comunicato le schede monografiche a cui si riferisce il comunicato si trovano sul sito della Regione Abruzzo (LINK)
domenica 9 ottobre 2011
Va a fuoco un deposito di pneumatici ad Avezzano
martedì 4 ottobre 2011
Consiglio Comunale straordinario

mercoledì 28 settembre 2011
Guardane una e guardale tutte...
giovedì 22 settembre 2011
Ama la terra come te stesso
Nel suo libro “Io mi ricordo” lo scrittore avezzanese Paolo Ferro parlando del Fucino scrive: “La mia terra è una conca. L’ha plasmata la punta di Dio: con una leggera pressione ha sollevato i monti tutt’intorno e ha donato forza vitale al terreno toccato, graziato, immediatamente fertile, fertilissimo”.
Ed ora questa terra, la nostra terra, si trova a dover subire continuamente la minaccia di “invasioni barbariche”, di uno sfruttamento che le ruba memoria, storia, cultura e poesia. Oggi la minaccia si chiama Centrale a Biomasse Power Crop.
venerdì 16 settembre 2011
Nasce il comitato marsicano No powerCrop
Il comitato è aperto a tutti gli uomini di buona volontà. Chiunque volesse contribuire a dare una mano, è il ben venuto. Potete contattarci direttamente anche attraverso questo blog o presso la proloco di Borgo incile o al mio indirizzo email (seforainzaghi@alice.it).
mercoledì 14 settembre 2011
Assembela a Borgo Incile: Basta Power Crop
martedì 6 settembre 2011
Centrale a biomasse Powercrop: è ora di essere uniti e chiari
venerdì 2 settembre 2011
Comunicato stampa- - I CITTADINI DI BORGO INCILE: “LA POWER CROP LA SUA CENTRALE NELLA MARSICA NON LA FARA’”.
Contro il parere del Sindaco Antonio Floris, della Giunta e del Consiglio Comunale di Avezzano, città che nel proprio territorio dovrebbe ospitare l’impianto, contro il parere del Sindaco Camillo Cherubini, della Giunta e del Consiglio Comunale di Luco dei Marsi, città limitrofa al sito indicato per l’impianto, contro il parere del Consiglio Provinciale de L’Aquila, espresso nel maggio 2011, contro il parere di tutte le Organizzazioni Agricole (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), contro il parere del Corpo Forestale dello Stato, contro il parere degli abitanti di Borgo Incile, con le case “dentro la centrale”, contro il parere delle Associazioni Ambientaliste e della Riserva Naturale regionale del Monte Salviano, contro ogni valutazione di tipo industriale, tecnica ed economica e in ultimo, ma non meno importante, contro il buon senso ed il buon gusto, il comitato per il VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo ha dato parere favorevole alla “famigerata” centrale e biomasse della Power Crop. E’ evidente che il VIA si è adeguato a logiche politiche, clientelari e soprattutto lobbistiche. Basta leggere le scempiaggini che scrive nelle sue valutazioni. Se le avesse scritte direttamente la Power Crop sarebbe stata più prudente. In ogni caso contro questo parere del VIA abbiamo già avviato un ricorso amministrativo insieme alle organizzazioni degli agricoltori e delle associazioni ambientaliste; nella stessa direzione si sono già mossi i comuni di Avezzano e Luco dei Marsi. Confidiamo in una presa di posizione contro l’impianto da parte del Presidente Chiodi, della giunta e del Consiglio Regionale d’Abruzzo. La nostra contrarietà alla centrale Power Crop è irriducibile a prescindere dal parere del VIA e a prescindere dal parere del Tar. La Power Crop la sua centrale nella Marsica non la farà Comitato cittadino di Borgo Incile. | ||||
sabato 27 agosto 2011
Pasticcio Avezzanese: il restyling di Corso della Libertà, l'Isola che non c'è e il Project Financing
Come accennato nel post precedente, a partire da oggi viene diffuso ad Avezzano un documento ciclostilato ove si critica in modo analitico il progetto urbanistico a firma dell’architetto Paolo Luccioni. Secondo la nostra Amministrazione questo restyling cittano dovrebbe risolvere molti problemi della viabilità avezzanese, dotando la città di parcheggi e di aree pedonali.
lunedì 11 luglio 2011
Una fattoria per il futuro
Per saperne di più vi lascio alla visione del documentario.
domenica 3 luglio 2011
Il caffè: se inquina che piacere è?
Georges Courtline, celebre poeta, scrittore e drammaturgo francese, a proposito del caffè disse:“ Si cambia più facilmente religione che caffè!
mercoledì 29 giugno 2011
Bici: aumenta il popolo dei pedali, ma ancora tanto c'è da fare.
mercoledì 8 giugno 2011
Referendum 12 e 13 giugno 2011: ecco i colori delle schede per votare
Fonte: Rete della conoscenza
lunedì 23 maggio 2011
Un bene chiamato Acqua
L'acqua è oro blu e alla Wasserversorgung di Zurigo lo sanno bene. Questo è il nome dell'azienda che gestisce l'approvvigionamento idrico della città. Un'azienda municipalizzata e no-profit: a Zurigo l'acqua è di tutti.
Il processo sopra descritto è quotidiano: l'acqua infatti non viene conservata nei serbatoi: questi vengono riempiti di notte e svuotati durante il giorno, quando l'acqua inizia il suo percorso di distribuzione.
mercoledì 18 maggio 2011
I cobra di Zurigo: una mobilità equa e sostenibile
Concludo con le parole dell’amico e psicologo Paolo Manfreda; una volta l’ho intervistato a proposito degli handicap e dei diritti umani, il nostro incontro si concluse con queste sue parole da me ampiamente condivise: “penso che una città bella, una città ideale dovrebbe esser quella che rappresenta tutti gli individui, non solo facendo perno sul limite che una persona può avere, e per il quale bisognerebbe agevolarlo nel superamento, ma soprattutto scoprendo anche le qualità che quella persona ha, valorizzandola e non solo identificandola nel limite che essa manifesta".
Post scriptum: Avviso ai naviganti! Se vi capita di andare a Zurigo vi do un consiglio, acquistare la Zurich card. Ci sono tessere di diversa durata, quella di 72 ore ha un costo di circa 20 euro. Con questa card potrete prendere qualsiasi mezzo di trasporto pubblico, compreso le barche che transitano sul lago di Zurigo, potrete entrare gratuitamente nei musei (eccetto le mostre itineranti dei grandi autori) e in diversi locali avrete la possibilità di assaggiare gratuitamente dei dolci.