La società bolognese Power Crop S.p.a, decisa ad insediarsi nel territorio fucense di Borgo Incile (Avezzano) con una centrale a biomasse della potenza di 32 MWe, ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro gli atti del Comune di Avezzano che attengono alla delimitazione della Riserva Parco Naturale Monte Salviano. Oggetto del ricorso sono la delibera consigliare n 75 del 5/10/2005, e la delibera consigliare n 85 del 26/10/2010.
Nel 2007 il Consorzio Industriale di Avezzano ha assegnato alla società il sito su cui far sorgere la suddetta centrale. L’area designata è situata a ridosso della Riserva Naturale del Salviano e si trova a poche centinaia di metri dai centri abitati di Borgo Incile, Borgo Via nuova e Località Petogna (nel comune di Luco dei Marsi) e da elementi storico-culturali ed ecosistemici di enorme valore paesaggistico e ambientale.
In particolare con la delibera consigliare n 75 del 5/10/2005, il Comune di Avezzano ha preso atto dei confini della Riserva ed ha approvato l’individuazione di una fascia di rispetto volta ad inglobare i suddetti territori limitrofi caratterizzati dalla presenza di un patrimonio di indubbio valore ambientale e paesaggistico, come i Cunicoli di Claudio, il canale collettore Incile, la Grotta di Ciccio felice, zone umide che fungono da “aree di sosta” per gli uccelli migratori ed molti altri elementi, dettando vincoli volti alla tutela della conservazione dei sistemi fluviale, rurale ed archeologico.
La Power Crop accusa il Comune di Avezzano di aver “inopinatamente” inserito nella fascia di protezione l’area di cui essa risulta essere assegnataria in modo del tutto immotivato, imponendole così specifici vincoli paesaggistici incompatibili con la propria attività.
Oltre al comune di Avezzano, anche quello di Luco dei Marsi si trova a dover subire gli attacchi della società Power Crop, la quale in merito al ricorso al TAR presentato dalla Giunta Cherubini si è costituita in giudizio depositando in Regione una relazione che definisce tale ricorso “inammissibile” e “infondato”, pertanto se ne richiede l’annullamento.
Così come per il nucleare anche in questo caso siamo davanti alla prepotenza della lobby dell’energia che pur di condurre i propri affari, passa sopra le ragioni dei cittadini e delle amministrazioni locali.
Il Sindaco di Avezzano Antonio Floris torna a ribadire che non convince "il progetto di riconversione dell' ex zuccherificio di Celano, che avrebbe dovuto prevedere anche interventi sostanziali in sostegno degli imprenditori agricoli del Fucino - cosa di cui gli s stessi agricoltori si sono più volte lamentati- penalizzati dal taglio della produzione bieticola e che invece non presenta un rigo su tale argomento. Per l'agricoltura fucense questo insediamento potrebbe rappresentare un problema proprio ora che si sta cercando di dare marchi di qualità ai prodotti del territorio".
Personalmente ritengo che insediare una centrale di tali dimensioni in una zona che non ha la materia prima, ovvero la biomassa, significa operare una mera speculazione industriale incompatibile con le esigenze di sviluppo economico e socio-culturale che l’area in questione ha da offrire. Significa compromettere la qualità di una area, privandola del proprio potenziale di risorsa su cui la città di Avezzano potrebbe, in un prossimo futuro, costruire un piano di sviluppo economico, offrendo non solo un maggior numero di posti di lavoro rispetto alla centrale a biomasse, ma divenendo centro importante per attività turistiche, ecologiche, storiche e culturali.
Il ricorso al Consiglio di Stato da parte della Power Crop rappresenta a mio parere un fatto di grave entità e prepotenza che lede i diritto dei cittadini e di chi li amministra di poter tutelare la salvaguardia del prorpio territorio.
Questa sera alle ore 18.00 presso il Comune di Avezzano si riunirà la commissione ambiente presieduta da Alfredo Iacone proprio per discutere in merito a queste ultime vicende.