Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

lunedì 20 febbraio 2012

Questione di giuramenti!


Da qualche giorno sui vari quotidiani abruzzesi rimbalza la notizia che la Procura de L'Aquila ha aperto un'inchiesta sulla centrale a Biomasse che la PowerCrop vuole costruire ad Avezzano.
Il progetto della Powercrop non è proprio un progetto qualsiasi poiché di “striscio” è finito anche nelle carte dell’inchiesta sui rifiuti di Pescara denominata “Re Mida”. I procuratori pescaresi hanno, infatti, disposto uno stralcio indirizzato a L’Aquila per verificare ulteriori ipotesi di reato. Di particolari interessi parlò l’ex assessore Daniela Stati ai magistrati ai quali illustrò interessi del sindaco di Celano e coordinatore del Pdl, senatore Filippo Piccone, sull’area di 500 metri dove sarebbero previsti ben tre impianti simili. (fonte primadanoi.it)

I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Pescara hanno richiesto i resoconti e le registrazioni audio delle sedute della seconda Commissione in Regione che si occupò del progetto PowerCrop. 

In questi atti si può leggere qualcosa su cui riflettere!
In una delle Audizioni ero presente a nome del Comitato Marsicano NO PowerCrop e durante il mio intervento feci notare ai tecnici della Commissione VIA che il loro procedere presentava delle lacune: come, ad esempio, la totale assenza di un sopralluogo o persino di un'inchiesta pubblica (così come prevede l'Art. 24 del testo unico ambientale). Ho chiesto "Mancando un sopralluogo della Commissione VIA in base a quali oggettività è stato possibile dare parere favorevole alla Centrale?

A questa mia osservazione il tecnico della commissione VIA, Adriano Di Ventura (tra coloro che hanno dato parere favorevole alla centrale) ha risposto come segue «la procedura di Via prevede che lo studio di impatto ambientale, che è quello su cui si basano poi le relazioni e si basa l’istruttoria e anche il giudizio del comitato, viene giurato. I dati che noi esaminiamo, sono dati che noi dobbiamo prendere per certi, perché comunque sono giurati dal tecnico che li ha scritti, non è che facciamo il sopralluogo o meno, se lì ci dicono che ci sono questo tipo di emissioni, ecc ecc, trattandosi di una perizia giurata, noi dobbiamo prenderli per veri».

Ebbene cari lettori, il tecnico che ha eseguito lo Studio di Impatto Ambientale per conto della PowerCrop, ha giurato che la qualità dell'aria a Fucino è ottima! ....Peccato che i dati siano stati rilevati da una centralina che si trova sopra ad Ovindoli....bhè stando così le cose è ovvio pensare che questo giuramento non sia valido e che il tecnico che ha eseguito lo studio ha giurato il falso e che quindi la Commissione VIA della Regione Abruzzo ha approvato (volente o meno, non sta  a noi giudicare)  perizia giurata non valida...

Io credo che già da solo questo elemento dovrebbe portare gli inquirenti ad una sospensione dell'iter burocratico della centrale a biomasse e a sanzionare come si dovrebbe coloro che hanno grosse responsabilità in questa vicenda dai contorni molto scuri.

In attesa le indagini proseguano nel giusto verso, attendo notizie che portino una volta per tutte a porre fine ad un sistema politico, amministrativo  e socio-economico basato sugli interessi di pochi a scapito della collettività.

Foto: Fabio Leonardi