Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

martedì 29 aprile 2008

Curarsi con le formiche

Nella tradizione cinese è uso mangiare le formiche per curarsi. Alcuni ricercatori di Hong Kong osservando tale tradizione, hanno deciso di approfondire l'argomento e condurre degli studi. Il risultato? Sembra che in futuro sara' possibile produrre nuovi farmaci antinfiammatori partendo dalle formiche cinesi, le quali hanno nel sangue due principi attivi antinfiammatori. La scoperta permettera' di creare farmaci specifici e naturali contro artrite ed epatite.
E' proprio vero: ogni cosa è importante, per piccola che sia!

Fonte: Ansa

Biodiversità e salute umana

"Con ogni pianta o animale che si estingue potrebbe scomparire anche un contribuito determinante alla salute umana". A dirlo sono circa un centinaio di esperti medici e ambientali internazionali, che hanno scritto un "libro bianco" presentato alla Conferenza del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep) in corso a Singapore.
Achim Steiner, direttore del Unep, ribadisce con forza che "Le società umane dipendono dalla natura per curare le malattie; storicamente la medicina ha utilizzato prodotti derivati dalla flora e dalla fauna, e continua ad essere così". Pensate solo alle poche piante che io stessa vi ho già segnalato nella sezione "piante utili" (sezione che mi auguro diventi sempre più ricca di spunti e approfondimenti): ognuna di loro svolge un ruolo fondamentale nella cura di molte patologie senza contare poi tutte quelle piante i cui principi attivi vengono usati in protocolli salvavita come la chemioterapia. "Dobbiamo far capire alla gente quanto già dipendiamo dalla biodiversità nella nostra economia, nelle nostre vite ma, più importante di tutto, quanto stiamo perdendo in termini di sviluppo futuro", ha detto Steiner. Il "Libro bianco" sarà offerto alla discussione dei partecipanti della prossima riunione annuale dei paesi aderenti alla Convenzione Onu sulla diversità biologica (Cbd), in agenda dal 19 al 30 maggio a Bonn, in Germania.

lunedì 28 aprile 2008

Europa: Chi inquina paga

L’obiettivo europeo è quello di contenere gli effetti del cambiamento climatico attraverso gli strumenti di mercato "Mbi". Cosa vuol dire "Chi inquina paga"? Semplicemente che quando si acquisterà un prodotto, nel prezzo saranno inclusi anche i costi dell’eliminazione dell’inquinamento e dell’indennizzo dei danni causati col processo produttivo. Per sturmenti di meracato si intendono “i permessi negoziabili ideati per ridurre l´inquinamento, le imposte ambientali che incidono sui prezzi influenzando il comportamento di produttori e consumatori, le tasse destinate a coprire i costi dei servizi ambientali e le sovvenzioni intese a sostenere lo sviluppo di tecnologie più pulite”.
Inoltre l'idea di introdurre una ecotassa permetterebbe di ridurre l’inquinamento ambientale attraverso la pressione fiscale esercitata sui produttori. Con il rischio, però, che i consumatori si troverebbero ad affrontare una salita dei prezzi.

mercoledì 23 aprile 2008

EARTH DAY

Ieri 22 Aprile 2008 è stata festeggiata la 38° edizione dell'Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, evento internazionale che coinvolge 174 paesi per sensibilizzare sui temi dell'ambiente.
Video intrevista di Jovanotti sull'Earth day
Parte I



Parte II

Benzina verde dagli alberi

I ricercatori dell'universita' del Massachussets-Ahmerst hanno presentato sulla rivista Chemistry & Sustainability, Energy & Materials, uno studio secondo il quale e' possibile ottenere del vero e proprio carburante (e non del semplice etanolo) a partire da biomasse sostenibili come residui del taglio degli alberi o altri materiali di scarto. ''I biocarburanti del futuro saranno molto simili agli attuali carburanti - spiega George Huber, uno degli autori - il problema per gli ingegneri adesso e' come produrli efficacemente con le infrastrutture che si hanno oggi''. Il processo svilupato dai ricercatori consiste nello scaldare il legno velocemente in presenza di un catalizzatore, raffreddandolo altrettanto rapidamente. Da questo processo, che dura due minuti, si ottiene un liquido che contiene toluene e naftalene, che da soli sono un quarto dei componenti della benzina. Ulteriori reazioni gia' studiate permettono di ottenere anche tutti gli altri componenti. ''Questo processo richiede meno energia di quello per produrre etanolo, ed e' quindi piu' sostenibile dal punto di vista ambientale - spiega il ricercatore - se si usano fonti di cellulosa come i residui dell'agricoltura, gli scarti di lavorazione o cose del genere si superano anche molti dei problemi che ci sono oggi con i biocarburanti tradizionali''.
Fonte: Ansa

Che dire? Tutti questi studi sono interessanti e credo valga la pena approfondirli, ciò che voglio sottolineare, però, è che i ricercatori parlano di scarti agricoli e residui di legname...cos'è che voglio comunicarvi? Che è giusto ridurre gli sprechi, se dagli scarti delle lavorazioni si può ricavare energia pulita ben venga, ma come al solito l'invito di mamma Terra è quello di non eccedere e abusare nell'utilizzo di queste risorse. Sono pro-fonti rinnovabili, ma se il loro utilizzo diventa "eccessivamente abusato" (consentitemi questa bizzarra espressione), non andiamo a risolevere problemi, ma solo a crearne dei nuovi. La scienza deve andare avanti, ma senza perdere mai di vista il vero significato della sostenibilità.

venerdì 18 aprile 2008

23 aprile: giornata mondiale del libro

Come ogni anno dal 1996, il 23 aprile la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore sarà celebrata in Italia e in tutto il mondo: un’occasione per rendere omaggio a questo formidabile strumento d’educazione, confronto, cultura ma anche per riflettere sugli autori e l’editoria ed evidenziare prospettive e problemi. La data prescelta è simbolica e rappresenta un omaggio a tre grandi autori la cui vita si spense per una singolare coincidenza proprio quel giorno nello stesso anno 1616: William Shakespeare, Miguel de Cervantes Saavedra e “El Inca” Garcilaso de la Vega.
Approfitto dell'occasione per segnalarvi una lettura:

"Ricchezza ecologica" di Maurizio Pallante.
Edizioni Manifestolibri pp182,
prezzo 17,00

E' possibile contrastare l’invadenza dell’economia mercantile in tutte le sfere della vita umana organizzando spazi in cui riscoprire i vantaggi della produzione di valori d’uso e degli scambi fondati sul dono e sulla reciprocità? La prima parte di questo libro, Per una riconversione ecologica dell’economia, avanza qualche riserva sul fatto che la sistematica sostituzione dei valori d’uso con valori di scambio, dell’autoproduzione con il mercato costituisca, sempre e comunque, un miglioramento per la vita e per gli equilibri ambientali. Nella seconda parte si ricostruisce in forma narrativa come l’invadenza dell’imperativo mercantile sia all’origine dei problemi ecologici, economici e sociali che affliggono oggi il mondo. La terza parte, Per una riconversione economica dell’ecologia, si fonda sulla convinzione che tutti i problemi ambientali derivino dall’inefficienza nell’uso delle risorse, e indica un’alternativa in quelle innovazioni tecnologiche indirizzate ad accrescere i rendimenti e a ridurre gli sprechi. L’ecologia potrebbe così diventare il futuro dell’economia e l’economia il futuro dell’ecologia.

martedì 15 aprile 2008

Ancora sui biocarburanti

Girando in internet sono finita sul sito QualEnergia.
Anche qui si parla dei biocarburanti. Riporto di seguito un passaggio importante:

Uno stop provvisorio al programma della Commissione Europea in materia di biocombustibili: a chiedere la moratoria è il comitato scientifico della European Environment Agency alla luce delle considerazioni sull’impatto ambientale dei carburanti di origine agricola. Per l’Eea l’obiettivo comunitario di arrivare, entro il 2020, ad avere nei carburanti per autotrazione il 10% di biocombustibili non va perseguito fino a quando non si siano fatti maggiori studi per valutare i reali impatti ambientali dei carburanti agricoli e va eventualmente rivisto e sostituito con uno meno ambizioso e più a lungo termine.
I biocombustibili ottenuti con tecnologie di prima generazione, sostengono gli scienziati dell’Eea, non usano la biomassa in maniera ottimale, cioè in modo tale da far risparmiare effettivamente combustibili fossili e ridurre le emissioni di gas serra. Ma anche ipotizzando di usare tecnologie di seconda generazione, in Europa, secondo l’Eea, l’intensificazione delle coltivazioni a scopo energetico peserebbe considerevolmente sulla disponibilità d’acqua, l’impoverimento dei suoli e la perdita di biodiversità.
Senza contare che, secondo uno studio fatto nel 2007 dalla stessa Eea, non c’è materialmente abbastanza terra nel vecchio continente da dedicare ai biocombustibili per raggiungere la quota del 10%. A preoccupare il comitato scientifico è la dipendenza dall’importazione da paesi extracomunitari, già adesso forte e che sarà sempre maggiore se si perseguiranno gli obiettivi stabiliti. Importando da paesi terzi, sottolinea l’agenzia ambientale, le possibilità di controllo sull’effettiva sostenibilità dei carburanti acquistati sono molto scarse.

L'era dei biocarburanti

Io continuo a pensare che l'uomo sia un animale strano, ogni volta che scopre qualcosa, lo sfrutta in maniera così esagerata che alla fine non va a risolvere problemi, ma a crearne degli altri. Il mio pensiero sulla produzione di energia da biomasse o da oli vegetali è sempre stato un pò scettico, e vi avevo accennato di questo già in un paio di post precedenti (POST1) (POST2).
Gustavo Best, coordinatore di ONU-Energy, gruppo che si occupa di energia sotto il patrocinio FAO dice: "L'industria dei biocarburanti è pericolosamente disorganizzata. Più aumenta la domanda di biocarburanti, maggiore è la quantità di risorse sottratte all'industria alimentare, maggiori saranno i rincari dei prezzi dei cibi". Le terre che prima erano destinate alla produzione alimentare saranno destinate ai biocarburanti e quindi ai fertilizzanti, pesticidi e sopratutto all'acqua! L'acqua fonte di vita utlizzata per produrre materiua da bruciare...
"Quando i prodotti alimentari scarseggiano, usarli per produrre combustibili è un grave errore. Anzi, di più: è un crimine contro l’umanità". Non sono io a dirlo, ma Jean Ziegler, portavoce speciale delle Nazioni Unite per il Diritto all’alimentazione.
Per approfondire vi segnalo:
International monetary fund
World development report 2008


jj3 è morto

Questa mattina piena di speranza avevo fatto un post in cui vi chiedevo di firmare una petizione per salvare l'Orso jj3 Figlio della famosa orsa Jurka (chiusa in un recinto) e fratello di JJ1 che tutti conosciamo come Bruno e al qual purtroppo qualche tempo fa è successa la stessa cosa.
JJ3 ha passato il confine, si è ritrovato in Svizzera e la storia si ripete, mangia qualche pecora e la rabbia esplode: la soluzione? ABBATTERLO! Non ho parole per commentare. Sono triste, e rassegnata perchè continuo a sentire parole vuote e i fatti quelli veri, quelli concreti non arrivano....Questa mattina è una vera tragedia: Berlusconi al governo, JJ3 ucciso.... e l'Italia? L'italia dorme...mi auguro che il risveglio non sarà traumatico...

Per saperne di più

Aiutiamo JJ3

Ricevo dall'amico del blog dell'Orso Bruno:

"Cari amici e care amiche
La situazione di JJ3 è ancora in sospeso. Solo alcune associazioni animaliste ed ambientaliste hanno reagito alla sconcertante scelta del Canton Grigioni."

JJ3 è un figlio di mamma Terra e la sua vita è preziosa come quella di ogni essere vivente che si trova su questo nostro bellissimo pianeta. Cerchiamo di aiutare a far sì che le ragioni dell'uomo non prevarichino sempre su quelle delle altre creature...

lunedì 14 aprile 2008

Equiseto: crine di cavallo

Un giorno il diavolo osservando la grande varietà di fiori e piante che il Signore aveva creato, pensò che anche lui avrebbe potuto crearne una. Convinto che fosse cosa semplice, sfidò il Creatore dicendogli che presto ci sarebbe stato un nuovo germoglio che lui avrebbe creato. Dopo un solo giorno il Diavolo creò una piantina che somigliava ad un piccolo albero del bosco e si presentò al cospetto di Dio. La pianta non aveva foglie, ma aveva tanti piccoli ramoscelli che si infilavano gli uni negli altri. Come ara nella sua natura, il Diavolo non lavorò onestamente, ma per realizzare la sua creazione aveva unito parti di piante già esistenti. Il Signore si accorse dell'inganno, ma decise di lasciare ugualmente in vita quella cratura e donare così alla natura una nuova specie...

L'equiseto (Equisetum Arvense): questa pianta comparve su mamma Terra nel Carbonifero -300 milioni di anni fa- molto probabilmente servì da nutrimento ai dinosauri e popolò intere foreste con fusti alti fino a 30 mt. La successiva fossilizzazione portò alla formazione di carboni fossili. E' una pianta erbacea perenne con una lunga radice sotterranea. Non possiede vere e proprie foglie e, essendo una pianta Crittogama come le felci e i licopodi, non produce fiori, per cui la riproduzione avviene per mezzo di spore, che si formano nella spiga all'apice dei fusti sterili. Predilige terreni umidi. Cresce nelle radure e nelle praterie fino a 2000 mt di altezza, ma si può trovare anche nei boschi. Gli gnomi delle montagne, raccontano le leggende, lo impiegavano contro il deterioramento dei denti e contro le carie, ed infatti l'equiseto è un ottimo sbiancante per i denti. L'uso officinale dell'equiseto è fondato sulla sua ricchezza in sali minerali, che servono per reintegrare le riserve di calcio e in particolar modo di potassio. La fitoterapia moderna lo utilizza come potente diuretico mineralizzante, agendo sui glomeruli renali e permettendo l'eliminazione dei liquidi in eccesso. Inoltre è astringente per curare piaghe e ferite.
In passato l'equiseto era chiamato Rasparella, dal latino asper (ruvido, rugoso), ed infatti veniva utilizzato per lucidare i legni e i metalli proprio per la ruvidezza delle sue foglie dovuta alla notevole quantità di silice contenuta.

Fonte:Antonella Fornari ( CAI Calalzo di Cadore)

Natura Amica

Nella farmacia di nostro Signore
ci sono medicine di ogni colore.
C'è un fiore giallo
che sgonfia la pancia
e uno rosso
che purifica la faccia.
Ci son radici
che fan digerire
e foglie amare
per poter dimagrire.

Migliora la vista
il nero mirtillo
ed è un antisettico
il timo serpillo.
Però la natura
ti aiuta di più
se tu non la cogli
ma l'ammiri lassù!

Di Danilo Berton

mercoledì 9 aprile 2008

Bonifica amianto: verità o ennesima propaganda?

Ad Avezzano, il comune in cui vivo, siamo sommersi da una miriade di problemi ambientali e, oserei dire gestionali, di non facile descrizione. Tra questi la grande piaga ambientale e sanitaria è rappresentata dall' ex zuccherificio, vera bomba all'amianto, che è stato chiuso da circa 20 anni e che da circa 20 anni aspetta di essere bonificato. Il sito sorge a pochissimi chilometri di distanza dal centro abitato e si trova anche nel Fucino, l'area agricola del nostro territorio. Non solo, l'area in questione sorge anche all'interno della zona del nucleo industriale, dove diverse persone si recano ogni giorno per lavoro. Ora in questi giorni di corse ai voti, appare sui cancelli dello stabilimento un cartello in cui è scritto che ci sono i lavori in corso per la bonifica, inoltre tra i giovani della mia città corre voce che debbano costruire un mega centro ricreativo: discoteche, piscine e chi più ne ha più ne metta! La cosa mi insospettisce e non poco e la mia domanda è....La bonifica c'è davvero o è solo una bella mossa politica in vista delle elezioni? La situazione ambientale e igenica è davvero insostenibile, e la cosa che più mi sorprende è che l'amministrazione comunale o i cittadini stessi, pur consci del pericolo affianco al quale viviamo quotidianamente la nostra vita, sono intorpiditi e silenziosi. Sono andata sul posto, lo stabilimento è chiuso, non si può entrare, ma nella recinzione ci sono diversi buchi abbastanza grandi da far passare l'obiettivo della mia macchina fotografica e così sono riuscita a fare delle foto che ritraggono l'interno, e ho montato un video. Guardate con i vostri occhi e ditemi se nel 2008 possono ancora esistere situazioni di tale degrado in una Paese che si ritiene "sviluppato" e "civilizzato".

Fonte: Atto Camera
Sito internet del Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano
Sito internet Abruzzo Liberale
Briganti- Site.it

martedì 8 aprile 2008

SOS: strage di api

Oltre 40 mila alveari spopolati: è allarme in Italia per una nuova strage di api, dopo le morie registrate nel 2007 che hanno dimezzato le popolazioni di questi insetti. Ecco il quadro fornito da Legambiente e Unione nazionale associazioni apicoltori italiani, che oggi hanno manifestato di fronte al ministero delle Politiche agricole a Roma:
- LE CIFRE: per ora la stima è di oltre 40 mila alveari spopolati in contemporanea con le semine di mais nel nord-ovest. Le Regioni prevalentemente colpite sono Piemonte e Lombardia mentre segnali di morie di api si registrano in Veneto, Emilia Romagna, Toscana e in generale nelle Regioni del centro-nord;
- LE SOSTANZE INCRIMINATE: sotto accusa sono neurotossici e neonicotinoidi di seconda generazione, prodotti dai colossi della chimica. Sparsi nell'ambiente durante la semina, questi nuovi insetticidi contaminano la rugiada e la fioritura circostante. Secondo gli apicoltori anche in dosi infinitesimali queste molecole neurotossiche uccidono gli insetti con cui entrano in contatto, fino a chilometri di distanza dai campi di semina;
Oltre un terzo delle coltivazioni è impollinato attraverso il lavoro di insetti, e le api concorrono per l'80%. Occorre fare al più presto chiarezza sulle cause che stanno provocando una vera strage delle api, con una riduzione dal 30 al 50% del patrimonio apistico nazionale, mettendo a rischio, oltre al miele, l'equilibrio naturale globale con effetti sulla salute e l'alimentazione. Mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, albicocche, susine, meloni, angurie, pomodori, zucchine, soia, girasole e colza - spiega la Coldiretti - dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti. Così pure la grande maggioranza delle colture orticole da seme, come l'aglio, la carota, i cavoli e la cipolla si possono riprodurre grazie alle api. Nel 2007 - precisa la Coldiretti - la perdita in Italia di 200mila alveari ha provocato un danno economico per la mancata impollinazione pari a 250 milioni di Euro.
E' fissato al 18 aprile un nuovo incontro dei rappresentanti delle associazioni apistiche e di Legambiente con un dirigente del ministero delle Politiche agricole e le Regioni per definire una possibile moratoria dell'uso delle sostanze killer impiegate nella semina dagli agricoltori e che secondo gli addetti ai lavori hanno causato la recente moria negli alveari".

Fonte: Ansa

Bicchiere di mais? Si grazie

Primavera, tempo di picnic e gite fuori porta. Quando si preparano i cesti per il pranzo una cosa che non può mancare sono i bicchieri, i piatti e le posate di plastica: i classici oggetti usa e getta, quelli che ci sono tanto utili durante questo tipo di giornata perché ci risparmiano la fatica di dover lavare i piatti al rientro a casa o ci eliminano la preoccupazione che possano rompersi e che inoltre occupano poco spazio all’interno della nostra borsa-picnic. Ma vi siete mai chiesti quanto impatto hanno sull’ambiente? Si tratta di spreco di energia e materia prima, spesso questa plastica non si riesce neppure a riciclarla e il più delle volte viene abbandonata sui prati perché a “qualcuno” risulta troppo faticoso riportarsi a casa il sacchetto della spazzatura. Un consiglio allora che potrebbe aiutare mamma Terra è questo: se proprio non riusciamo a fare a meno di questi prodotti usa e getta, allora si potrebbero acquistare i bicchieri, i piatti e le posate ecologici: Si tratta di articoli realizzati in PLA ( acido lattico polimerizzato). Il PLA E' un biopolimero derivante dall'amido di mais, è completamente biodegradabile e compostabile secondo norma EN13432. Resiste ad una temperatura massima di 50°. E' perfettamente trasparente e viene utilizzato per la produzione di bicchieri con caratteristiche tecniche e meccaniche simili al polistirolo ma, data la scarsa resistenza alle alte temperature, adatti solo a bevande fredde. Questo particolare materiale si decompone naturalmente attraverso il processo di degradazione attivato durante compostaggio dai microrganismi presenti in natura. Tuttavia è importante sapere che anche posate, piatti e bicchieri biodegradabili hanno bisogno di un processo di smaltimento secondo specifiche procedure di stoccaggio che richiedono comunque un dispendio di energia che in ogni caso risulta di gran lunga inferiore a quelle richieste per lo smaltimento della plastica convenzionale. Questo significa che anche per i prodotti biodegradabili è richiesta la raccolta differenziata e il fatto che siano di origine naturale non significa che è possibile gettarli nell'ambiente fiduciosi della loro scomparsa entro pochi mesi.

Come in tutte le cose, però, anche in questo caso ci sono delle riflessioni e dei dubbi che vengono sollevati: l'Aippm avanza tre riserve: «Al di là dei perduranti limiti prestazionali rispetto ai prodotti "tradizionali", e di qualche riserva avanzata su di un massiccio utilizzo di plastiche derivate da mais (prodotti Ogm, alto impatto della coltura) è la stessa disponibilità di materia prima che contribuisce a limitare la diffusione di questi prodotti». Condivido questo pensiero come dico sempre in tutte le cose non bisogna tendere ad esagerare negli usi, nel senso che chiaramente l’uso di questi beni materiali deve essere fatto solo quando effettivamente è necessario, e non farlo diventare un abitudine o stile di vita. In molte case si tende ad usare le piatti in plastica, perché più comodo e veloce, facciamo in modo che l’utilizzo di questi oggetti avvenga solo ed esclusivamente durante le nostre gite.

mercoledì 2 aprile 2008

Vivere in un'era a crescita esponenziale

I problemi ambientali che oggi l'umanità si trova ad affrontare - la crescita della popolazione, l'eccessivo sfruttamento delle risorse, l'estinzione di molte specie vegetali ed animali, la distruzione e il degrado dei loro habitat, l'inquinamento - sono fra loro collegati e crescono in modo esponenziale. Cosa significa "crescita esponenziale"? E' un termine che oggigiorno viene usato frequentemente, ma in molti non ne comprendono il significato o non si rendono conto di cosa sia.
C'erano un tempo due re di Babilonia a cui piaceva giocare a scacchi, con l'accordo che il vincitore avrebbe chiesto di ricevere un premio dal perdente. Al termine di una combattutissima partita il re vincitore chiese all'altro di mettere un chicco di grano sul quadro della prima scacchiera, due sul secondo, quattro sul terzo, e così via raddoppiando il numero dei chicchi ogni volta fino a coprire tutti i 64 quadrati della scacchiera. Il re perdente, pensando di essersela cavata facilmente accettò senza esitazioni. Fu il più grande errore che avesse mai potuto fare, perché mandò in rovina il suo regno senza riuscire a fornire i 263 chicchi di grano che aveva promesso. In effetti si trattava probabilmente di una quantità di grano ben superiore a quella mai raccolta dai suoi sudditi.
Questo può essere un tipico esempio di crescita esponenziale, cioè un tipo di crescita in cui una data quantità cresce di una percentuale fissa del totale in un determinato tempo.


La crescita esponenziale trae facilmente in inganno, perché ad un incremento iniziale lento, segue una fase in cui il valore totale aumenta enormemente.
Nella figura, la curva a "J" mostra la crescita esponenziale della popolazione mondiale con previsioni per il 2100. In poco meno di 50 anni la popolazione mondiale è più che raddoppiata, passando dai 2,5 miliardi del 1950 ai 6 miliardi del 1999. A meno che i tassi di mortalità non aumentino rapidamente, essa può giungere a 8 miliardi nel 2028, fino a 10-15 miliardi nel 2100. (Dati della Banca Mondiale e delle Nazioni unite) .
Se le previsioni attuali sulla crescita della popolazione si riveleranno accurate e il modello di sviluppo della società umana non verrà cambiato, credo che la scienza e la tecnologia potranno non essere capaci di prevenire il degrado dell'ambiente e di combattere la povertà in quasi tutto il mondo.

Cosa succede a Trasacco

Trasacco (AQ) è un bellissimo comune dell'Abruzzo, Non molto distante dal Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e a circa una decina di chilometri da dove vivo. Quello che vi riporto ora è un video girato da un abitante di questo comune per denunciare alcune mancanze nella gestione ambientale del paese. E' davvero sconfortante che i cittadini debbano fare queste cose, ma la verità è che la cattiva gestione di chi amministra ci sta spingendo a doverci armare di videocamere per andare sul posto e dire "guardate qua che degrado!"E' un modo come un altro per difendersi, per denuniciare e sperare che qualcosa cambi. Durante questo periodo elettorale accendo la tv e sento sempre parole come "innovazione", "progresso", "crescita", la verità è che dentro di me sento che sono tutte parole vuote, perchè l'innovazione e la crescita devono avvenire prima nell'uomo, siamo noi a dover cambiare dentro, non possiamo parlare di sviluppo sostenibile se ci sono persone che ancora scaricano abusivamente e se c'è chi non le punisce e sopratutto chi pur sapendo, tace o chi pur vedendo non fa nulla per ripulire.


Bologna regala cisterna a scuola in Tanzania

'Grazie Bologna' e' la scritta che si puo' leggere sulla cisterna per il recupero d'acqua piovana che e' stata realizzata in una scuola della regione Mkuranga, in Tanzania, grazie ai fondi raccolti nell'ambito del progetto 'Acqua preziosa' promosso dal Comune di Bologna e da Ato 5, Hera, Ancescao, centri sociali per anziani, Circolo dipendenti Hera, Ausilio per la spesa, Centro Antartide, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio. L'obiettivo principale del progetto - spiega una nota dell'Amministrazione comunale - e' stato l'installazione nelle case di oltre 3mila anziani bolognesi di riduttori di flusso nelle docce e nei rubinetti per evitare gli sprechi di acqua. ''I problemi relativi all'acqua sono pero' di natura globale. Per questo ci e' sembrato particolarmente importante rivolgere un pensiero e un aiuto concreto a chi sta vivendo in situazioni drammatiche - ha detto l'assessore all'Ambiente Anna Patullo - D'altronde le finalita' di 'Acqua preziosa' non sono solo ecologiche, ma anche sociali. Il risparmio di acqua, e dell'energia necessaria per utilizzarla, si traduce infatti per chi lo pratica anche in un risparmio economico. Risparmio che e' tanto piu' importante per una categoria spesso economicamente debole come gli anziani''. Mai come in Africa le questioni ecologiche vanno a braccetto con quelle sociali. Ogni scuola e' frequentata da circa mille bambini tra i 6 e i 13 anni, la meta' circa dei quali e' affetta da malattie causate dall'acqua contaminata. Per questo la raccolta di acqua piovana, resa possibile anche dalla cisterna realizzata grazie al progetto bolognese, e' cosi' importante. Tra Bologna e la Tanzania ha fatto da ponte Amref (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca), che da 50 anni svolge progetti di sviluppo sanitario in Africa Orientale.

Fonte: Ansa