Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

mercoledì 13 febbraio 2013

Reverse Vending: Ia ricchezza del rifiuto

"Ma se la bottiglia di plastica che avete in macchina valesse del denaro, la gettereste fuori dal finestrino?". Andrea Brandini è convinto di no, ed io credo proprio che lui abbia ragione da vendere.
Ci presenta così il suo servizio sul Reverse Vending un metodo alternativo alla classica raccolta differenziata basato sull'incentivo economico che dà la possibilità ai cittadini di conferire determinati rifiuti in apposite macchine che riconoscono e separano i materiali tramite la lettura di un codice a barre.

In breve si tratta di rivendere i rifiuti di plastica, lattine e vetro che noi produciamo riconsegnandoli presso supermercati bar e ristoranti. In Europa è diffusissimo, in Italia poco o nulla.

Ma non vi dico altro, lascio la parola ad Andrea:

sabato 9 febbraio 2013

Cani randagi: colpa delle piste ciclabili


Ad Avezzano due coniugi vengono aggrediti da cani randagi. Una notizia questa che non fa certo piacere leggere e che desta preoccupazioni ben motivate, ma ancora più preoccupante per chi legge (e in questo caso la sottoscritta), è constatare come certi giornali, in questo caso "IL Messaggero", strumentalizzino una notizia che parla di cani randagi per attaccare volutamente e screditare gratuitamente quelle associazioni che si battono sul territorio per creare anche ad Avezzano un modello di città virtuosa, tra l'altro previsto per legge, in grado a sua volta di portare ad un nuovo stile di vita più sostenibile e sano.

Quello che invece di sano non c'è in questa città sembrerebbe essere proprio l'informazione pubblica, la cui principale preoccupazione non è quella di mettere in risalto e denunciare la mancata omissione di soccorso da parte dei Vigili Urbani di Avezzano (gesto per il quale ci auguriamo di cuore che il Sindaco di Pangrazio prenda seri provvedimenti), ma piuttosto screditare le cosidette "associazioni ambientaliste".

Per chi non lo sapesse, i due cittadini in pericolo chiamando la Polizia Municipale in cerca di aiuto si sono sentiti rifiutare l'intervento con un "non è una nostra responsabilità". Ma la cattiva informazione invece di denunciare questo aspetto ha saputo solo concludere un articoletto con un "Ma i cani randagi chi li cura? Le associazioni che predicano una città più vivibile e la dismissione delle auto a favore delle piste ciclabili?". Forse il giornalista non lo sa, e allora è mia premura portarlo a conoscenza, che determinati servizi rientrano nella normale amministrazione di un comune.

Ad Avezzano succedono cose strane davvero! C'è chi elogia e ringrazia un servizio di rifiuti  che paghiamo per intero, ma che per intero ancora non è, c'è chi lancia la proposta del "cittadino spione", al quale in premio vengono ridotte le tasse, chissà dopo questo episodio ci verrà proposto anche che se il cittadino si mette a fare servizio di pronto intervento o l'accalappiacani magari gli si fa uno sconto sulle bollette dell'acqua. L'acqua...un altro tasto dolente per questa città, chissà forse anche la Mala-gestione del CAM è tutta colpa di queste cattive associazioni ambientaliste che vogliono la pista ciclabile.
Eh lo diceva mia nonna "Qua se sta a revotecà je munne!"