Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

giovedì 31 dicembre 2009

Buon 2010

"Il tempo è ciò che non si ferma, ciò che sempre scorre; niente e nessuno lo può arrestare: lui va e ti costringe a seguirlo anche quando vorresti bloccarlo; va e non si ferma . Solo dopo aver vissuto a lungo si può trovare un posto dove intrattenersi con lui: la memoria. [...] Quasi tutti sanno del tempo che passa; pochi, invece, riconsocono il tempo che viene e quasi nessuno si accorge del tempo che torna. Ognuno di questi tempi ha un posto. Quello che passa è già alle tue spalle; quello che viene è davanti ai tuoi occhi, mentre il tempo che torna lo porti nel cuore. Però siccome solo pochi guardano al cuore, solo pochi si accorgono del tempo che torna, ed è il tempo più bello e più prezioso. Esso torna per una sola ragione: riportarti a lui. E si ferma nel cuore e lì ti aspetta. E' la parte migliore di te che ti dice di tornare. E ogni volta che sentirai questo richiamo, tu non esitare, corrigli incontro, perchè avrai trovato un tempo che si è fermato per te!"


Ancora una volta rubo le parole dal meraviglioso libro "IO MI RICORDO" di Paolo Ferro. Un libro che tengo vicino al mio letto ormai da un anno e che ogni tanto apro e rileggo per farmi regalare pagine così dolci e care che non smettono mai di soprendere il mio cuore e la mia anima. Auguro a tutti che il tempo che viene possa divenire per voi un meraviglioso tempo che torna.
Felice 2010

mercoledì 30 dicembre 2009

Capodanno all'insegna del Libeccio

In queste ore la mia Regione è interessata da venti di Libeccio che andranno a favorire condizioni di tempo migliore sulle coste, mentre le nubi si adageranno nelle zone appenniniche dell'entroterra con la conseguente possibilità di qualche occasionale precipitazione.

E indovinate dove abito io? Nell'entroterra abruzzese! Fortunata come sempre... che dire? poco male alla fine come dice il proverbio "capodanno bagnato, capodanno fortunato!" Si lo so l'ho adatto un pò alle mie esigenze.

Che cos'è il Libeccio? è un vento caldo-umido che spira da sud-ovest. E' molto simile allo scirocco, ma la particolarità è che può soffiare per diversi giorni di seguito e, se associato al passaggio dei fronti perturbati atlantici in movimento da ovest verso est, è un vento portatore di pioggia. Vi sono più ipotesi sul nome: la più diffusa, è che nell'isola di Zante, presa come punto di riferimento per la denominazione dei venti, il Libeccio spira dalla Libia (antico nome del continente Africano).
Nell'Italia meridionale è conosciuto molto bene per il calore che porta con sé, e a volte capita che i contadini si ritrovano ad avere i raccolti e le piante distrutte proprio dalle libecciate di fine estate.

Ma vi svelo ora l'ultima curiosità di questo 2009 che ci lascia: secondo la biometeorologia, in soggetti meteorolabili il libeccio può portare sintomi che vanno a debilitare l’organismo, specie in soggetti che soffrono di forme ansio-depressive. Come intervenire? Di grande utilità sono gli esercizi in palestra di fisioterapia abbinata a movimenti specifici per quel determinato tipo di artropatia. Inoltre sembrerebbe essere molto importante la terapia con preparati naturali come gli infusi di tiglio, biancospino, camomilla, valeriana, karkadè, da assumere durante la giornata per diminuire anche se lentamente la super attività del sistema neurovegetativo con conseguenti situazioni ansiogene, in modo più specifico verso sera e durante la notte.

Fonti: Wikipedia.org, meteogiornale.it, biometeolab

domenica 27 dicembre 2009

Eroe dell'anno 2009

Animal Planet e Fresh Step hanno eletto Scott Lope (direttore delle operazioni "salvataggio grandi felini") eroe dell'anno 2009: il merito è di aver dedicato la sua vita a sostegno dei grandi felini, appunto, ma anche di tutti gli animali selvatici e dei loro habitat naturali.


venerdì 18 dicembre 2009

Se tu mi dimentichi

La sezione poesie di mamma terra va a rilento, così cercando qua e là ho scoperto questa poesia di Pablo Neruda, che come sempre mi stupisce e mi innamora. Mi piace come usa gli elementi della Terra per parlare d'amore.


Voglio che tu sappia una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco vicino al fuoco l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se cio’ che esiste aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
“ Se d’improvviso mi dimentichi,
non cercarmi, chè già ti avrò dimenticato “

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere che passa per la mia vita
e ti decidi a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa che in quel giorno,
in quell’ora, leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma se ogni giorno, ogni ora
senti che a me sei destinato
con dolcezza implacabile,
se ogni giorno sale alle tue labbra
un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mio,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amato,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.

mercoledì 16 dicembre 2009

Privatizzazione dell'acqua

Di Francesco Gesualdi

Mentre Giulio Tremonti dava lezione all'università di Shangai e stupiva i capi del partito comunista cinese con le sue bordate contro il mercatismo e lo strapotere bancario, a Roma il Parlamento italiano, sotto ricatto dell'ennesima fiducia posta dal governo di cui Tremonti è ministro, approvava il cosiddetto decreto Ronchi che fissa un altro pesante paletto sulla strada della privatizzazione dell'acqua. Un decreto di difficile lettura, zeppo com'è di rimandi a leggi precedenti e di vocaboli astrusi, incomprensibili perfino ai parlamentari che l'hanno votato. L'unica cosa certa gli scopi: da una parte mettere in riga i comuni che si ostinano a gestire l'acqua tramite società a totale capitale proprio, dall'altra assicurare alle imprese private margini d'affari più ampi.

Il tutto tramite due provvedimenti chiave: decadenza al dicembre 2011 di ogni contratto di affidamento stipulato con società formate al 100% da capitale pubblico, a meno che non cedano il 40% del loro capitale; decadimento al dicembre 2012 di ogni contratto di affidamento stipulato con società miste, pubblico-privato, quotate in borsa, a meno che la quota di capitale pubblico non scenda sotto il 30%. [...] “Basta con situazioni in cui ogni comune fa come vuole – sembra dire il decreto – d'ora in avanti tutti devono uniformarsi allo stesso metodo di gestione.” Per la verità i regimi previsti sono due:

1. affidamento dell'acquedotto a una società scelta tramite gara, vince quella che indipendentemente dalla sua formazione del capitale e la sua nazionalità, offre condizioni più vantaggiose;

2. affidamento dell'acquedotto a società di proprietà dei comuni, a condizione che la partecipazione venga allargata a un partner privato scelto tramite gara. Al privato deve essere garantita una quota di partecipazione non inferiore al 40% e l'affidamento dei compiti esecutivi.

Dunque, da un punto di vista strettamente societario, il pubblico non è ancora stato estromesso del tutto, ma da un punto di vista della gestione è stata affermata in via definitiva la logica dell'azienda privata. Quella logica da mercante secondo la quale si vende senza nessuna considerazione sociale e si scarica in tariffa ogni spesa, comprese quelle per investimenti. Tant'è le associazioni dei consumatori hanno subito lanciato l'allarme: col nuovo regime le tariffe aumenteranno mediamente del 30%.

Benché il panorama politico non lasci molti spazi all'ottimismo, anche i nostri amministratori locali potrebbero capire che è interesse di tutti fare uscire l'acqua dalla categoria dei beni a rilevanza economica come se fosse un pasticcino o una cravatta. Per questo è necessario tornare all'attacco per richiedere ai nostri comuni di dichiarare l'acqua un bene comune da gestire come diritto. Da cosa nasce cosa, la storia si può cambiare anche a partire dai piccoli passi.

www.disinformazione.it

martedì 15 dicembre 2009

L'acqua deve restare pubblica

mercoledì 9 dicembre 2009

Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

Piccola curiosità in arrivo per voi. Cos'è che attira le zanzare? La risposta ci viene fornita da una scoperta pubblicata su Proceedings of the National Academy of Science. L'entomologo Walter Leal e il collega Zain Syed (Università della Clifornia) hanno condotto una ricerca per capire come combattere la zanzara Culex; quando questa si ciba di sangue rilascia il virus del Nilo occidentale e questo succede sia quando punge una persona che un uccello (che risulta il miglior serbatoio per il virus), un cane, un gatto, un cavallo e molti altri animali. Dal 1999 ad oggi il Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti ha registrato poco meno di 30mila casi di infezione di virus del Nilo occidentale di cui più di 1.000 sono risultati mortali.
Nel corso dello studio i due ricercatori hanno scoperto che l'uomo (così come altri animali) emette un odore naturale che attira gli insetti: responsabile di ciò è il Nonanal, utilizzato anche nell'industria dei profumi; si tratta di una molecola complessa costituita da carbonio, idrogeno e ossigeno (C9H18O).


Walter Leal spiega che è attraverso il nonanal che le zanzare ci trovano. Le antenne della Culex quinquefasciatus si sono sviluppate per individuare anche le più piccole concentrazioni di nonanal. Esse infatti hanno perfezionato i neuroni che captano tale sostanza".

Per essere sicuri di questa loro scoperta, gli insetti sono stati sottoposti all'odore emesso dalla pelle umana di neri, bianchi, cinesi, caucasici, latini e indiani di età compresa tra i 20 e 55 anni. Eliminando di volta in volta le varie sostanze chimiche si è trovato che le uniche che attirano realmente le zanzare sono l'anidride carbonica, ma molto di più proprio il nonanal. infatti producendo due tipi di gas, uno a base di sola anidride carbonica e l'altro a base di anidride carbonica e nonanal, si è visto che il secondo attira un numero di zanzare doppio rispetto al primo.

Insomma viste come stanno le cose è il caso di dire Chi è causa del suo mal pianga se stesso!

Fonte: Repubblica.it

lunedì 7 dicembre 2009

Scelti i siti per le centrali nucelari

Farei giocare mia nipote in un giardinetto di fianco a una centrale nucleare.
-Fulvio Conti-
Che bambina fortunata!

I Verdi rivelano i siti, individuate in uno studio inviato dall'Enel al governo, in cui potrebbero essere costruire le nuove centrali nucleari in Italia. Tra questi sono allo studio due siti nel Lazio: Montalto di Castro e Borgo Sabotino. Questi gli altri siti: Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano, Palma (Agrigento ) e Monfalcone (Gorizia)."Le aree sono idonee, secondo l'Enel, -spiega il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli- perche' vicine a zone costiere e ai fiumi, poiche' come e' noto le centrali necessitano di un gran quantitativo di acqua per funzionare.

Tuttavia durante la registrazione di Effetto domino, in onda su La7, Fulvio Conti, amministratore delegato dell'ENEL ha dichiarato - sono già stati individuati i siti in cui sorgeranno le centrali nucleari in Italia - e, come un nobile cavaliere dall 'armatura splendente, ammonisce quei "cattivoni" che vogliono privare i bambini della gioia di giocare in un giardino vicino ad una centrale nucelare, con un tuonante "ma non li dico neanche sotto tortura. Aspettiamo l'imprimatur del governo".

Secondo Conti, ormai il tutto è stato avviato ed entro febbraio-marzo 2010 il Governo avrà gli strumenti per legiferare e consentire agli operatori di poter partire effettivamente.

Conti tranquillizza le popolazioni e cittadini "se ci saranno proteste dei cittadini, risolveremo il problema parlando con gli abitanti, spiegando bene il progetto con tanto di dati e documentazione tecnica", che tradotto in italiano corrente significa "se ci saranno proteste di cittadini risolveremo il problema ricorrendo ai militari". Napoli e L'Aquila docet!

E mentre ci prepariamo a chiudere questo 2009, saluto i nonni d'Italia: tranquilli nel 2010 L'ENEL vi regalerà nuovi "giardini" dove poter far giocare i vostri nipoti! E che nessuno venga a dirmi che i bambini di oggi non sono pieni di energia!

Fonte: diario del web.it
Italiainformazioni.com

Solidarietà al giornalista Angelo Venti

Comunicato di Libera e Libera Informazione a sostegno del direttore di Site.it duramente attaccato dalla prefettura

Terremoto a L'Aquila - L’articolo che Angelo Venti ha scritto denunciando l’opacità, la scarsa trasparenza e il centralismo del sistema di gestione degli appalti pubblici e dei subappalti per il terremoto in Abruzzo da parte della Protezione Civile è stato duramente attaccato dalla Prefettura dell’Aquila, in un comunicato dai toni intimidatori che è stato in modo sconcertante inviato a tutti i giornali, siti ed emittenti locali, ma non allo stesso Venti, né al suo Site.it.

Libera Informazione esprime la massima solidarietà ad Angelo Venti, la cui professionalità e correttezza è al di fuori di ogni dubbio, insieme con l’accuratezza e la precisione con le quali sta seguendo da mesi il dramma della popolazione colpita e i problemi della ricostruzione, rappresentando un prezioso punto di riferimento informativo per decine di colleghi, per gli amministratori e per la stessa magistratura. In qualità di giornalista, ma anche di rappresentante del presidio di Libera a L’Aquila, Angelo Venti ha denunciato fin dai primi giorni i rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti e nei subappalti, analizzando sulla base di precise testimonianze quanto stava avvenendo e i fenomeni di accentramento di poteri e di discrezionalità che hanno stravolto in molti casi competenze, funzioni e normative. Anche l’ultimo articolo, che riassume ricorrendo a fonti certe e documentate i limiti e le anomalie che contraddistinguono l’intero sistema messo in atto dalla Protezione Civile, si basa esclusivamente su precedenti impegni assunti pubblicamente e dichiarazioni della stessa Prefettura e su un’oggettiva analisi dei ritardi e dell’assenza operativa degli istituti di controllo preposti.

Lo stesso Angelo Venti ha peraltro già risposto alle argomentazioni e alle critiche del comunicato della Prefettura con concreti dati e argomenti che smentiscono un attacco evidentemente pregiudiziale e disinformato. Riaffermando piena fiducia nell’impegno e nella correttezza professionale di Angelo Venti, Libera è al suo fianco nel respingere qualsiasi intimidazione o tentativo di isolarlo nel proseguimento del suo impegno civile.

Ricostruzione - la gestione opaca di Bertolaso di Angelo Venti

giovedì 3 dicembre 2009

Fumo negli occhi

Per tutelare interessi economici ed imprenditoriali, i governi hanno sempre impugnato "dati della comunità scientifica" per dimostrare che gli inceneritori non sono mostri ambientali come sostengono molte associazioni ambientaliste, ma anche medici (certo non Veronesi). Ora sono proprio quei dati ad essere messi in discussione. Il 25 novembre a Cortona, in occasione della Giornata internazionale dei medici per l’ambiente, l’International Society of Doctors for the Environment ha lanciato una accusa molto forte rivelando che i dati di ricerche scientifiche sono stati manipolati per incoraggiare le amministrazioni pubbliche ad adottare l’incerimento dei rifiuti: una pratica che invece è pericolosissima per la salute degli abitanti che vivono nelle vicinanze dei “termovalorizzatori”.
La rivelazione fa riferimento a un articolo comparso sui “Quaderni di Ingegneria Ambientale” del 2007, ripreso in un documento ufficiale della Regione Sicilia. Nel testo si cita il lavoro di studiosi inglesi sull’incidenza degli inceneritori sui tumori in Gran Bretagna. «La conclusione degli autori – traduce il documento italiano – è che non è stata trovata alcuna evidenza di diversità di incidenza e mortalità per cancro nei 7.5 Km di raggio studiati ed in particolare nessun declino con la distanza dall’inceneritore per tutti i tumori». Quindi, l’inceneritore sarebbe ininfluente. «Ottima notizia», ironizza Cabras. Peccato sia completamente falsa: nel documento originale, gli studiosi inglesi hanno affermato esattamente il contrario. Il rischio-tumori declina man mano che ci si allontana dall’inceneritore, scrive il rapporto inglese firmato dai ricercatori Elliot, Shaddick e Kleinschmidt. Una rilevazione «statisticamente significativa» in particolare «per i tumori allo stomaco, al retto-colon, al fegato e ai polmoni». Colpa delle polveri sottili rilasciate dai camini del “termovalorizzatore”, i cui filtri non riescono a trattenere le particelle cancerogene.

Nello stesso articolo, aggiunge Cabras, altri studi vengono citati in modo altrettanto scorretto: «Viene fornita un’interpretazione significativamente diversa da quanto riportato dagli autori citati. I risultati emersi sono modificati oppure citati parzialmente. Ogni modifica tende a supportare le proprie tesi circa l’assoluta innocuità della pratica di incenerimento dei rifiuti».

Medici e ricercatori italiani e stranieri (fra cui Dominique Belpomme e Paul Connet), hanno sottoscritto una segnalazione di queste manipolazioni inviandola al British Medical Journal, che aveva pubblicato l’articolo originale del professor Elliot. L’Isde Italia nel proprio comunicato «stigmatizza e censura come assolutamente riprovevole il fatto che si stravolgano i risultati provenienti dalla letteratura scientifica e si forniscano ai decisori politici ed alle popolazioni informazioni erroneamente rassicuranti, in spregio a valori che dovrebbero essere a fondamento dell’opera di ogni medico, quali l’autonomia e la correttezza».

Fonte: Libre, associazione di idee

La nostra buona Stella

L'Euphorbia pulcherrima nota come Poinsettia o Stella di Natale è una pianta ornamentale originaria del Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente. La sua fioritura le dona bellezza ed eleganza, ma contrariamente a quello che pensiamo, il fiore non è rosso, ma giallo. Eh si, propio giallo! Quelle che vediamo di colore rosso sono le brattee, ovvero foglie modificate che circondano e proteggono il fiore, il cui nome è ciazio.
Questa pianta fiorisce in inverno, ed infatti siamo abituati a vederla nelle nostre case a dar colore al natale, ma una volta finita la fioritura la pianta perde le foglie e quasi sempre viene buttata via. In realtà se la pianta ha buone radici e noi un gran bel pollice verde contornato da tanta pazienza, lasciandola vegetare per tutta l'estate con i giusti accorgimenti (esposizione luce, concimazione, innaffiatura) a settembre la pianta torna a regalare bellissimi fiori.

Non so se sia un caso che l'AIL abbia scelto proprio questa pianta come simbolo per la sua raccolta fondi nelle piazze, ma un pensiero mi sfiora: anch'io sono una stella di natale, e lo siamo tutti noi: noi che per un attimo ci siamo visti sfiorire a causa della malattia, noi che grazie alle cure di bravi giardinieri (medici, volontari, ricercatori, famigliari) e alla nostra voglia di vivere "dopo l'estate" siamo tornati a fiorire!

Estendo a tutti l'invito dell'AIL: 5, 6, 7 e 8 dicembre in 3.800 piazze italiane oltre 18.000 volontari distribuiranno qualcosa che vale: la Stella di Natale AIL. Che sia per voi o per fare un regalo, il vostro gesto vale speranze che possono diventare certezze. Questa stella ha il valore della costruzione, giorno dopo giorno, attraverso la ricerca di una nuova realtà di vita. Vale per il futuro. E noi abbiamo bisogno di futuro… perchè una malattia non deve interrompere una vita. (AIL)

mercoledì 2 dicembre 2009

Alimenti al bisfenolo A

Cos'è è il Il bisfenolo A? Noto anche com BPA o 2,2-bis(4-idrossifenil) propano è un composto organico con due gruppi fenolo utilizzato per produrre plastiche e resine. In particolare viene impiegato nella produzione di policarbonato, una plastica utilizzata per biberon, stoviglie, contenitori per alimenti e nella produzione di rivestimenti epossidici per materiali metallici, per lattine per bevande e grandi contenitori per vino. Attualmente la sua produzione annua ammonta a circa 2–3 milioni di tonnellate.

Fin dagli anni '30 si sospettava che potesse essere dannoso per l'uomo, lo si ritiene responsabile di anomalie riproduttive, di cancro alla prostata e al seno, collegato anche con diabete e malattie cardiache. il National Institute of Health , ne aveva dimostrato gli effetti nocivi sullo sviluppo delle ghiandole prostatiche e mammarie dei roditori. Tuttavia il BPA diventa noto alle cronache solo nel 2008 quando uno studio indipendente, condotto da un insieme di organizzazioni sanitarie e ambientali statunitensi e canadesi, aveva verificato il rilascio di BPA nel latte (fino a 8 parti per miliardo) da parte dei biberon, specie se riscaldati. È da allora che questa sostanza ha destato l’attenzione delle Agenzie per la sicurezza alimentare americane ed europee con due diverse modalità di approccio: il Canada ha bandito la sostanza dagli oggetti destinati all'infanzia e ne ha vietato l'impiego in tutti i contenitori per alimenti, mentre la Food and Drug Administration (Fda) e l’Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa) hanno adottato una linea meno severa fissando la dose giornaliera tollerabile a 50 microgrammi per kg di peso corporeo.

E' recente la pubblicazione di una ricerca condotta da Consumer Reports, il mensile dell’Unione consumatori statunitense. La rivista ha testato 19 alimenti in scatola (zuppe, tonno, verdure, mais, salsa di pomodoro) di alcune delle principali marche presenti sul mercato americano: Nestlé, Progresso, Campbell’s, Chef Boyardes e Del Monte. I risultati hanno evidenziato che solo mangiando una porzione di zuppa di verdura in scatola un consumatore potrebbe ingerire circa il doppio di ciò che attualmente l’Fda considera la tipica esposizione giornaliera media. Il più alto livello di bisfenolo è stato trovato nella zuppa vegetale Progresso (da 67 a 134 microgrammi per chilo) e nei fagiolini tagliati freschi in scatola Del Monte i cui livelli di BPA rinvenuti vanno da 35,9 a 191 microgrammi per chilo. Decisamente troppo per gli esperti scientifici dell’associazione che raccomandano addirittura un’esposizione giornaliera di 0,0024 microgrammi per kg di peso corporeo.

Sembra che alla luce di questi nuovi risultati l'Fda dovrebbe ripronunciarsi sull’argomento fissando i nuovi livelli massimi di esposizione al BPA. In questi giorni, un senatore statunitense, Charles Schumer, ha proposto una legge per bandire in tutta la nazione (gli Stati del Minnesota e della California lo hanno già fatto) l’additivo “incriminato” nei contenitori destinati ai bambini sotto i tre anni.
Sul fronte europeo i francesi stanno mostrando forte sensibilità al riguardo e si stanno mobilitando con raccolta firme a livello europeo e una massiccia campagna di informazione in modo da tenere alta la soglia d’attenzione sul bisfenolo A. Un gruppo di esperti e scienziati che si è dato il nome di Antidote Europe ha scritto una lettera al presidente del Parlamento europeo nella quale si chiede di intervenire per bloccare l’utilizzo del BPA nella produzione di contenitori per alimenti e in particolare nei biberon.

Si può consultare anche il sito dell Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efesa)

Il servizio completo e gli ulteriori approfondimenti su questo argomento li trovate sul numero del Salvagente in edicola da giovedì 3 dicembre

Fonte: kataweb consumi