Il Fucino visto dallo spazio

Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.

Il caffè se inquina che piacere è?

E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.

La forza dell'uomo è nella verità

Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.

PIL:una misura di sviluppo?

Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?

lunedì 27 settembre 2010

Impianto a biomasse Powercrop- Daniela Stati in conferenza stampa: il video

Questa mattina c'è stata la conferenza stampa di Daniela Stati. Ero presente in veste di video reporter improvvisata, ma sopratutto in veste di cittadina attenta a quanto sta accadendo nel proprio territorio, non mi riferisco solo a quello di Avezzano, ma dell'intera Marsica e dell'intera Regione.

Ho ben apprezzato la forza e la determinazione con cui Daniela Stati difende la nostra città e il suo essere "avezzanese", ma per via di quella che (spero) sarà la mia futura "deformazione professionale", ci tengo a precisare che  se è vero che "non si può cogliere un fiore senza turbare una stella" allora è anche vero che non possiamo ammalarci di sindrome di Nimby e che quando si parla di sviluppo sociale economico e ambientale di un territorio bisogna considerare gli interessi dell'intera  "collettività".
Lo sviluppo e la tutela del Fucino, non sono esclusiva del Comune di Avezzano o di  quello di Celano, ma di tutti i Comuni e di tutti i cittadini che godono di questa risorsa.
Così come la frammentazione di un Habitat rappresenta una minaccia alla diversità biologica, così la frammentazione politica, gestionale e decisionale di un territorio vasto come quello marsicano ne determina la decadenza.







Riassumo in breve:
A seguito del “Programma Nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero" il 19 settembre 2007 presso il Ministero delle politiche agricole e forestali viene siglato l'accordo tra Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila, Comune di Celano, organizzazioni sindacali e società Eridania e Powercrop. L'accordo prevede la costruzione di un impianto per la produzione di energia alimentato da 270 mila tonnellate/anno di biomasse ligno-cellulosiche  della potenza di 32 MWe, e circa 90 MWt per un investimento totale di 92 milioni di euro. La centrale dovrebbe sorgere sul territorio del Comune di Avezzano (non sui terreni per cui è prevista la riconversione), il quale per altro è sempre stato tenuto fuori dai tavoli di concertazione.
    E mentre il Senatore Filippo Piccone, sindaco di Celano, esprimeva "soddisfazione per la positiva conclusione del tavolo dove è stato raggiunto un risultato concreto per il nostro territorio"  il comune di Avezzano nulla sapeva del futuro che "Altri" avevano deciso per lui.  Ma le notizie corrono veloci, grazie ad onesti giornalisti e appassionati cittadini che hanno deciso di non subire passivamente la vicenda, e così Comitato di Borgo Incile, Comune di Avezzano, Corpo Forestale, riserva del Monte Salviano e Agricoltori (In particolare quelli di Luco dei Marsi) esprimono all'unanimità parere contrario alla realizzazione di tale impianto inviando alla Regione Abruzzo le proprie osservazioni alla VIA.
    Anche Daniela Stati si era opposta a questo progetto.

    A seguito di inchieste giudiziarie che colpiscono il "gruppo Stati" così battezzato dai quotidiani locali, Daniela Stati il 2 agosto 2010 abbandona l'incarico di Assessore Regionale con delega ai rifiuti, e a sorpresa (o forse no) il 7 settembre 2010 (un mese prima dei termini fissati) la commissione VIA della Regione Abruzzo approva il progetto dell'inceneritore a biomasse di Avezzano.  Un'approvazione che lascia sgomenti, e che insinua dubbi leciti in molti, compresa la sottoscritta.

    L'inchiesta "Re Mida": la vicenda inceneritore di Teramo che vede agli arresti l'Assessore alla Sanità Venturoni e l'imprenditore di Zio, investe anche Daniela Stati, indagata per favoreggiamento, la quale  parla di più interessi politico-economici sui rifiuti, presentando un dossier e documenti e tirando in ballo i vertici regionali del Pdl che a più livelli le avrebbero fatto pressioni considerandola una pedina. Ecco dunque che  l'ex Assessore sposta l'attenzione su Avezzano,Powercrop è l'altro affare nel settore rifiuti: l'impianto a biomasse da fare ad Avezzano.

    giovedì 23 settembre 2010

    Non ci resta che piangere?

    L'arte della politica. Il segreto di fare i propri affari e di impedire agli altri di fare i loro.
    G. Courtilz de Sandras


    Il protagonista del mio post è sempre lui, Il Senatore Filippo Piccone e a fare da scenografia indovinate un pò chi c'è? L'impianto a biomasse della Sadam PowerCrop che deve nascere a Borgo Incile (Avezzano), contro il quale stiamo combattendo da tre anni e che qualche giorno fa ha ottenuto il parere favorevole della Commissione VIA della Regione Abruzzo. Un parere sconcertante, inaspettato e sopraggiunto in anticipo rispetto a quelle che erano le scadenze fissate (ottobre 2010), un parere favorevole che ancora una volta mostra in maniera palese quanto in realtà i cittadini non vengono in alcun modo tutelati da chi invece dovrebbe e come invece a farla da padrone siano sempre gli interessi dei "Potenti".

    Ci siamo chiesti come sia possibile che un organo come quello della Commissione VIA che al di sopra delle parti dovrebbe valutare un' opera sulla base di considerazioni oggettive di tipo tecnico scientifico abbia potuto dire si ad un impianto che va contro ogni logica tecnica e scientifica di sviluppo, promozione e tutela di un territorio e di chi lo abita. Noi ci siamo fatti la domanda, ma in verità la risposta la conosciamo bene tutti e da circa tre anni la denunciamo. A questo proposito sento il dovere di riportare parte dell' articolo di Alessandro Biancardi pubblicato sul quotidiano online Prima da noi.it.

    23/09/2010- RIFIUTOPOLI. [...] Si sono, dunque, «scatenati gli appetiti» di un gruppo all'interno del centrodestra che fa capo al senatore e sindaco di Celano, Filippo Piccone, che secondo gli inquirenti «intravede un'enorme opportunità di arricchimento e non un'esigenza pubblica».

    Il tutto si evincerebbe chiaramente dalle conversazioni che intrattiene lo stesso Rodolfo Valentino Di Zio, preoccupato per un eventuale concorrente. Così parlando con il rappresentante della Ecodeco, la ditta di Milano che doveva partecipare all’affare con i Di Zio dice:
    DI ZIO RODOLFO: «siccome questi vogliono fare due impianti in Abruzzo, va bene?»
    VERCESI ANTONIO: «e perché due?»
    DI ZIO RODOLFO: «è perché, perché... lo puoi immaginare no? Perché, magari, vogliono accontentare altri…»
    DI ZIO: «ci sta il coordinatore (Piccone, ndr) che non è niente stupido, è un ex commerciale con i coglioni... capisci? Quello lì è quello che vuole un altro inceneritore».
    Insomma un problema non secondario visto che un solo inceneritore potrebbe essere sovradimensionato per l'intera regione che di fatto non riesce a produrre un volume di pattume sufficiente. Figuriamoci poi due impianti, si sarebbe aperta sicuramente la strada all’arrivo di immondizia da altre regioni da bruciare nella regione verde ma destinata a diventare sempre più grigia.
    «Questo fa capire quanto si sia lontani dagli interessi della collettività», annota il giudice Guido Campli, «al punto da accettare di trasformare radicalmente la destinazione del territorio di una regione verde pur di portare a termine gli affari».
    Gli inquirenti poi hanno potuto accertare che lo stesso assessore all'ambiente, Daniela Stati, avesse ricevuto notevoli pressioni proprio dal senatore Filippo Piccone. Stati, infatti, parlando con l'assessore Mauro Febbo, afferma chiaramente che il senatore Piccone avrebbe promesso al sindaco di Avezzano, Antonio Floris, di candidare il figlio in cambio dell'autorizzazione all'impianto per le biomasse.
    La delibera frutto dello scambio viene individuata dalla procura di Pescara nella numero 74 del 9 settembre 2009 [...]
    In questo groviglio di interessi pressoché privati si inserisce la preziosa mediazione di Venturoni che giorno dopo giorno tiene informato quello che la procura ritiene essere suo socio in affari, Di Zio. Dunque, l'assessore alla sanità conferma di aver incontrato a Roma i due parlamentari Piccone e Tancredi e parlato della costruzione dell'inceneritore dicendo chiaramente che quello che «loro vogliono costruire (ovvero quello di Venturoni e Di Zio) renderà inutile e antieconomica la costruzione del secondo inceneritore» (quello di Piccone noto come impianto a biomasse di Borgo Incile) salvo che la concorrenza non si voglia «sfracellare» [...]

    Non vi sembra tutto più chiaro? A me si e lo si capisce da quanto riporta l'articolo citato. Tuttavia su una cosa si sbaglia Venturoni: in questa gara "al chi arriva primo" sembra proprio che a sfracellarsi non sia stato il sindaco Filippo Piccone...Vero Regione Abruzzo?

    Va chiusa la centrale nucleare? I cittadini tedeschi rispondono "si subito"

    Le centrali nucleari sono sicure per la salute di quelli che ci vivono attorno? Che fine fanno le centinaia di tonnellate di scorie radioattive prodotte dalle centrali?
    E infine, come sono le centrali nucleari che il Governo Berlusconi vuole far costruire in Italia?


    La domanda è: se le dosi di radiazioni sono così basse come dicono le autorità, come mai i bimbi che vivono intorno alle centrali nucleari si ammalano più frequentemente di leucemia?

    venerdì 10 settembre 2010

    Centrale a Biomossa PowerCrop: la Regione dice si

    Qualche giorno fa il quotidiano "il Centro" pubblicava la notizia che la Regione Abruzzo ha approvato la V.I.A di un impianto a biomasse ubicato all'Aquila.
    In realtà mi trovo costretta a dover evidenziare la mala informazione fatta dal quotidiano.

    Ho appena finito di parlare con l'ufficio tecnico V.I.A della Regione Abruzzo, dal quale mi è stato spiegato che ciò che la commissione ha approvato in data 7 settembre 2010 non è quello di cui riporta il quotidiano "il Centro" ma è l'impianto a biomasse della PowerCrop. Si tratta del famoso mostro ecologico ed economico da 32 MWe (95 MWt) che dovrebbe nascere nel cuore del Fucino, ad Avezzano con la scusa della riconversione dell'ex Zuccherificio di Celano e il ricatto dei posti di lavoro da salvare.

    "Il Centro" ha scambiato lucciole per lanterne, che la cosa sia stata voluta o meno non sta a noi giudicare...

    Chi segue mamma Terra da un pò, sa di cosa sto parlando perché dall'estate del 2007 io stessa sono impegnata in prima linea nella lotta a questo scempio, quindi basta navigare all'interno della sezione Marsica (nelle etichette del blog) e rinfrescarsi la memoria.

    In realtà la notizia mi ha sorpresa ma non sconvolta...è come se fosse stata nell'aria fin dal giorno in cui (inizi di Agosto) abbiamo assistito all'arresto del "gruppo Stati", così come è stato definito dalle cronache giornalistiche. Chi conosce almeno un pò le vicende politiche della nostra piccola Marsica sa di cosa parlo e sa che la Signora Daniela Stati a fine novembre 2009 si era impegnata con il suo "NO" davanti ai cittadini (tra cui la sottoscritta) durante un incontro a Luco dei Marsi, (questo ci faceva sentire in qualche modo"tutelati"): ora che i giochi hanno preso una piega diversa è il caso di dire "quando il gatto non c'è, i topi ballano" e sta volta il topo sta ballando la sua danza indisturbato.

    Il sindaco di Celano Filippo Piccone e la sua giunta comunale "sempre attenta alle tematiche ambientali" (così come riporta il quotidiano online Marsica news) finalmente senza oppositori e ostacolando eventuali competitori (leggi inceneritore della VEPRAL) inizia la scalata nel mondo degli affari legati all'energia, (ci teneva così tanto che ci ha provato anche con il solare) e ora finalmente il sogno si corona con le biomasse il tutto sempre e rigorosamente a scapito dell'economia del Fucino e a scapito della salute della Marsica intera.

    Che posizione assumerà il comune di Avezzano? Entrerà in affari o resterà saldo nella sua posizione in difesa del nostro territorio così come i cittadini elettori si aspettano? Se fossi una bookmaker ora dire "signori venghino si aprono le scommesse...", ma sono una semplice cittadina che spera...e si sa la speranza è sempre l'ultima a morire!!!

    L'Abruzzo non è la Scandinavia, non possiede la materia prima per mantenere un impianto di queste dimensioni, lo sappiamo noi, lo sa il Corpo forestale (che si è espresso contrario a questo impianto), lo sanno la stessa PowerCrop e lo stesso Piccone che cercano di convincerci del contrario, lo sa lo stesso Ente Fucino, a quanto pare solo la commissione VIA della Regione non lo sa!

    Cittadini della Marsica, vi invito a non chiudere gli occhi e girarvi dall'altra parte. La realizzazione di questo impianto è un vero e proprio abuso a tutti i livelli, non porterà vantaggi né posti di lavoro, sarà solo il mezzo attraverso il quale i soldi entreranno nelle tasche dei soliti imprenditori locali.
    In mezzo alle nostre case in mezzo ai nostri prodotti agricoli sorgerà un inceneritore che dovrà smaltire 270 mila tonnellate di "vattelo a immaginare cosa'".
    Il Fucino va valorizzato diversamente...non venduto al miglior offerente iniziamo ad avere a cuore le sorti della nostra bella Terra.

    Questo è un bell'attacco al cuore dell'Abruzzo...di 'sto passo ci manca solo che parta anche il Centro Oli di Ortona e L'Abruzzo è finito!!!!

    giovedì 9 settembre 2010

    Sabina Guzzanti torna all'Aquila

    Sta sera alle ore 20. 45 nel Parco di Collemaggio all'Aquila verrà nuovamente proiettato il film Draquila, l'Italia che trema.
    Al film seguirà il dibattito con la regista, Sabina Guzzanti. Con lei sul palco saranno presenti anche altri personaggi comparsi nel documentario:
    l’onorevole Gianni Lolli (PD) parlerà degli abusi nella costruzione degli impianti per i mondiali di nuoto a Roma.
    Stefania Pezzopane, ex presidente della provincia dell’Aquila, descriverà il disagio di chi vive nelle nuove abitazioni del progetto C.a.s.e.

    Parteciperanno anche Gianfranco Cerasoli, responsabile della Uil Beni culturali, Giusi Pitari, esponente dei comitati aquilani e animatrice del blog Trentottosecondi, Angelo Venti, direttore di Site.it e giornalista di Libera, Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia culturale all’Università degli studi dell’Aquila.