Attualmente esiste un problema di natura economica: il contributo di 35 mila euro erogato lo scorso anno dal Ministero della Pubblica Istruzione per coprire le spese della manifestazione,quest’anno non ci sarà. Pertanto l’Associazione Culturale Peppino Impastato sta raccogliendo fondi autonomamente.
Il Fucino visto dallo spazio
Un'immagine scattata dallo spazio rivela che la piana del Fucino è la valle più fertile d’IItalia.
Il caffè se inquina che piacere è?
E mentre le pubblicità ci raccontano di aromi sensuali e di luoghi di degustazione simili a boutique francesi, non ci rendiamo conto che preferendo la capsula alla moka non solo paghiamo un caffè 7 volte di più, ma contribuiamo ad inquinare l’ambiente.
La forza dell'uomo è nella verità
Alcuni vorranno toglierci la parola: il manganello può sostituire il dialogo, ma le parole non perderanno mai il loro potere, perchè esse sono il mezzo per giungere al significato e, per coloro che vorranno ascoltare, sono l'affermazione della verità.
PIL:una misura di sviluppo?
Ho sempre pensato che sviluppo e benessere inteso come qualità della vita andassero di pari passo...dunque il PIL è utile nella valutazione della qualità della vita?
mercoledì 29 aprile 2009
Per ricordare Peppino Impastato
Attualmente esiste un problema di natura economica: il contributo di 35 mila euro erogato lo scorso anno dal Ministero della Pubblica Istruzione per coprire le spese della manifestazione,quest’anno non ci sarà. Pertanto l’Associazione Culturale Peppino Impastato sta raccogliendo fondi autonomamente.
lunedì 27 aprile 2009
Compra Aquilano
Il progetto compra Aquilano nasce per aiutare le imprese aquilane del settore agroalimentare colpite dal terremoto del 6 aprile 2009. Queste imprese sono ancora in grado di fornire i prodotti tipici del nostro bell'Abruzzo.
Comprando prodotti Aquilani puoi dare un contributo molto concreto alla popolazione Abruzzese: lavoro e reddito a tante persone che devono ricostruire le proprie case distrutte o danneggiate dal sisma. Inoltre, il 3% del valore del tuo acquisto sarà utilizzato direttamente per aiutare chi e' stato maggiormente colpito dal terremoto.
Olio, pasta, salumi, dolci, vino, tartufo, zafferano, sono alcuni dei tanti prodotti che si possono acquistare.
sabato 25 aprile 2009
25 Aprile- anche L'Aquila ricorda
Anche L'Aquila oggi commemora il 25 Aprile, in particolare ad Onna, località fortemente colpita dal Terremoto del 2009, ma che nel 1944 fu profondamnete ferita anche da un altro "terremoto" ma in questo caso la responsabilità non fu della natura, ma dell'uomo. Il 16 Giugno 1944 ad Onna ci fu una strage nazista, 17 persone vennero trucidate e le loro case rase al suolo.
Si intitola Indagine su un massacro: la strage di Onna ed è il libro scritto a quattro mani da Giustino Parisse (il giornalista del “Centro” che ha perso nel sisma i figli e il padre) e Aldo Scimia, pubblicato nel 2004 dalla Graphitype, una piccola casa editrice di Raiano, di cui oggi non si trovano più copie, ma che gli abitanti vorrebbero fosse ristampato. «Le poche copie rimaste - spiega Scimia, che è anche vigile urbano, oggi nella tendopoli a Onna insieme ad altre 250 persone - si trovavano negli uffici della pro-loco e oggi, dopo il terremoto, sono sotto le macerie. Vorremmo che questo testo, così importante per noi e per la storia di questo Paese, fosse ripubblicato. Lancio un vero appello e ora spero che qualche casa editrice ci ascolti. Avremmo voluto donarlo a tutti quelli che in questi giorni stanno venendo a Onna ma non ci è stato possibile». Scimia ricorda che per scrivere il libro si è basato anche sui racconti di Mario Papola, l’ultima vittima del terremoto a Onna, deceduto ieri nell’ospedale ad Avezzano. Il libro ripercorre la storia di Cristina Papola, sorella di Mario, e prima vittima della ferocia nazista. Cristina era ‘colpevole’ di essersi ribellata ai tedeschi, che avevano rubato un cavallo alla sua famiglia. Per questo fu trascinata per i capelli attraverso le vie di Onna e trucidata. Con lei, per rappresaglia, morirono altre 16 persone
Fonte: Sollevati Abruzzo - Site.it
Scarica il pdf
martedì 21 aprile 2009
Pasquetta tra le macerie
Ora resta da capire chi, in una area della città interamente militarizzata e sotto il completo controllo della Protezione civile sia riuscito - con un enorme dispiegamento di uomini e mezzi - a prelevare indisturbato e macinare migliaia di metri cubi di macerie oggetto d’indagine. E soprattutto perchè e con quali complicità. La situazione, mentre già si gettano le basi per gli appalti della ricostruzione, appare sempre più delicata: Corte d’appello, Tribuale, Ospedale non esistono più, le forze dell’ordine sono sotto il completo controllo della Protezione civile e gli enti locali sono esautorati dei loro poteri. In questa fase di emergenza, è il caso che anche la popolazione e la società civile vigilino e facciano sentire la propria voce.
lunedì 20 aprile 2009
Non terrorizziamo i costruttori con i costi della prevenzione sismica
Tuttavia il 28 Aprile 2006, il Governo emana una nuova ordinanza (n°3519) che recepisce una nuova mappatura del rischio sismico effettuata sempre dal INGV nel 2004: stavolta il Governo ritiene opportuno seguire le indicazioni date e far rientrare la provincia de L'Aquila nella categoria "rischio 1". Il problema però è che la Regione Abruzzo non ci pensa a modificare la situazione e mantiene valido il provvedimento del 2003, ovvero L'Aquila= rischio2.
La domanda: PERCHÉ'?
Sempre di soldi bisogna parlare, maledetto dio denaro che annebbia la mente e la coscienza e miete molte vittime. Modificare il grado di rischio sismico, significa appesantire i costi dell'edilizia, significa più spese per la costruzione, più spese per il ferro, più spese per il cemento e criteri di costruzione più restrittivi. Aumentare il rischio sismico significa anche dover abbassare i prezzi a mq degli immobili non costruiti a norma. Il mercato, la corruzione, l'illegalità, il silenzio e la mancanza di una coscienza politica (destra e sinistra ugualmente coinvolte) sono i responsabili delle 300 vittime che oggi L'Aquila piange.
Faremo chiarezza? Indagheremo? O è solo tempo di ricostruire, ma sopratutto come si ricostruirà?
Fonti: quotidiano "il Messaggero"
http://italianspot.wordpress.com/2009/02/
Noi sciacalli dell'informazione
Stanno mettendo sotto accusa Anno zero, incolpando la trasmissione di criticare gratuitamente ciò che i soccorsi hanno fatto. Vorrei invitare tutti a riguardare la trasmissione sul sito internet dedicato; se togliete le fette di prosciutto dagli occhi e dalle orecchie vederete che non viene criticata la mancata opera di soccorso o di PROTEZIONE (i soccorsi sono sati piuttosto tempestivi, almeno nel centro de L'Aquila e sappiamo bene quanto queste persone abbiano lavorato senza sosta per aiutare) ma la MANCATA OPERA DI PREVENZIONE!
La protezione civile, nella persona di Bertolaso, e il governo hanno un'enorme responsabilità in questa vicenda e fare chiarezza colpendo le cariche incapaci di svolgere il loro ruolo, è un atto di giustizia verso le 300 vittime. Perchè evacuare solo la prefettura? Perchè non avvisare la popolazione dicendo "Signori poichè quest'ultima scossa è stata forte, stanotte vi inviatiamo per sicurezza a dormire nelle auto"?
Se non si è in grado di proteggere i cittadini italiani allora è meglio starsene a casa.
Berlusconi sa bene che ci sono molte inadempienze che vanno punite, responsabilità che vanno ricercate: l'ospedale crollato, era stata un'opera della Impregilo, la stessa società coinvolta nello scandalo della monnezza di Napoli, la stessa a cui sarà affidata la costruzione di quell'opera priva di senso quale è il ponte di Messina, e di intrugli ce ne sono tanti altri, ecco perchè il suo governo sta cercando di mettere il bavaglio a chi queste colpe le sta facendo venir fuori.
Berlusconi dichiara: "I Giornali smettano di riempire pagine con le inchieste, ora si deve ricostruire"
Si è vero è ora di ricostruire, ma vogliamo una L'Aquila pulita, costruita da mani oneste, costruita senza l'ombra della camorra e della mafia! L'aquila è nostra non possono spartirsela loro come meglio credono. Vogliamo Una new town dove la corruzione e la negligenza della classe dirigente lascino il posto alla giustizia, all'onestà, alla libertà di espressione e alla consapevolezza che la vita va salvaguardata e rispettata e che non si puà giocare a fare il super eroe. Se dopo tre mesi di sciame sismico, non si è capaci di pianificare e prevenire o quanto meno limitare i danni, allora non si può occupare un posto di tale rilievo.
martedì 14 aprile 2009
Earth day 2009
Gianfranco Bologna: "La questione centrale per il nostro futuro è come riuscire a sopravvivere su questa Terra affollata in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i sistemi naturali che sono le basi stesse della vita"
Theodore Roosvelt, 1900: "Riconosco il diritto e il dovere di questa generazione a sviluppare ed usare le risorse naturali, ma non riconosco il diritto di sprecarle o di sottrarle alla generazione che verrà dopo di noi con un uso dispersivo".
Francesco Gesualdi: "Apparentemente la sobrietà è una questione di stile di vita. In realtà è una rivoluzione economica e sociale che manda in frantumi il principio su cui è costruito l’intero edificio capitalista. È il principio della crescita invocato non solo dalle imprese, ma anche da chi si batte per i diritti, in base al credo che senza crescita non possa esistere sicurezza sociale né piena occupazione”.
Earth – La Nostra Terra”, distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures Italia, diretto da Alastair Fothergill e Mark Linfield con la voce narrante di Paolo Bonolis sarà nei cinema italiani il 22 aprile in occasione della Giornata Mondiale Della Terra – Earth Day.
Il film della Walt Disney Studios Motion Pictures, dedicato alle meraviglie del pianeta Terra, racconta la vita di tre famiglie di animali: orsi polari, elefanti e balene e dei loro fantastici viaggi attraverso il pianeta.
domenica 12 aprile 2009
Quest'anno i fiori muoiono a primavera
L'Aquila era l'ansia del primo giorno, in cui ti senti importante, grande e tuttavia spaurita e così costringi la tua migliore amica che studia latino a caricarsi il suo vocabolario e venire con te a seguire la tua prima lezione, quella di biologia vegetale. L'Aquila era conoscere altre persone, altre realtà e scambiarsi vicendevolmente le varie espressioni dialettali, perchè che ci crediate o no, anche questo è scambio culturale. L'Aquila era partire alla scoperta di "Parco del sole", perchè è lì che vanno gli studenti quando il sole torna ad essere caldo e la voglia di uscire e stare all'aria aperta si fa sentire e tu dici "questo esame mi sta facendo esaurire, meglio staccare un attimo la spina". L'Aquila era il giovedì sera, quello "universitario" quando i ragazzi camminano per le strade del corso, sotto i portici, dentro e fuori per i locali e gli aquilani, i residenti, si lamentano perchè tutto quello schiamazzo non li fa dormire. L'Aquila era il gelato del Duomo, "come lui non ce ne è" e quando lo mangi sai che l'estate è arrivata. l'Aquila era quella squadra di rugby, vanto per la città, che la domenica richiama allo stadio le famiglie che fanno il tifo. L'Aquila era le 99 cannelle, le 99 chiese, le 99 piazze, era il mistero di Celestino, il mistero di Collemaggio, la festa della Perdonanza, ju Gran Sasso, Ju boss e "frechete ci vediamo questa sera al Farfarello!". L'Aquila era quel disperato ripassare la notte prima dell'esame in cui tu speri che in poche ore ti entri in testa tutto quello che avresti dovuto imparare in uno, due o tre mesi di studio e in cui ripeti disepratamente a te stesso "speriamo che non mi chieda proprio questo"e puntualmente la prima domanda d'esame è "proprio questo"!; L'Aquila era quel professore così rigido che alla sola idea di affrontarlo in sede di esame, ti tremavano le gambe oppure quel professore un pò imprevedibile che prima dell'esame preghi perchè "oggi sia di luna buona", ma L'Aquila era anche quell'altro professore, quello che c'è sempre, quello con cui puoi parlare perchè sa ascoltarti e consigliarti e tu corri nel suo studio appena puoi. L'Aquila era quel bacio dato nel parco del castello dopo una lite e prendersi per mano chidendosi l'un l'altro "ma poi perchè abbiamo litigato?" oppure erano quelle cenette a lume di candela su un plaid dentro la sua stanza, che sembra diventare enorme perchè c'è il cielo dentro, c'è un mondo intero fatto di sogni, di batticuore di progetti per il futuro "perchè tanto non ci lasceremo mai". L'Aquila erano quei ragazzi che hai incontrato, ognuno con una storia diversa, ognuno giunto da una parte diversa, ognuno tanto diverso da te, ma ti vanno a genio e così costruisci il tuo gruppo, quello con cui passi la maggior parte del tuo tempo. L'Aquila erano le serate insieme a casa di Valentina, quando lei prepara la sua pizza ripiena e io sto lì pronta a mangiarla , cercando di allontanarla da tutti perchè è la mia preferita e la voglio tutta per me, "tanto per voi ci sono le altre pizze che Valentina sta per infornare"; L'Aquila è quel fisico senza fisico di Gianfranco, che con la sua chitarra movimenta le serate tra un bicchiere di vino rosso e un pezzo di "attenzione...concentrazione...ritmo e vitalità"; L'Aquila era Annalina, femminista convinta che spesso si ritrova a discutere sul ruolo della donna e su quello dell'uomo e caspita ragazzi con lei non si vince! L'Aquila era Donatella che quando ti fa i regali non li mette mai in una carta da regalo, ma nei tovaglioli presi alla mensa universitaria, perchè "riuso e riciclo" va bene, ma risparmiare qualche euro è ancora meglio! L'Aquila era Cristina, così dolce, timida e impacciata che è capace di trasformare un scatola delle uova in un porta gioie colorato che poi ti regala e a te sembra il dono più prezioso mai ricevuto e non puoi far a meno di mettere sulla mensola nella tua cameretta; L'Aquila era Michele quell'ingegnere che mi fa andare fuori di testa ogni volta che si parla di inceneritori, ma come faccio a fargli entrare in testa che gli inceneritori sono una bufala? L'Aquila era Enzo, così bravo ai fornelli che alla fine lui cucina e a me tocca lavare i piatti; L'Aquila era Gabriella che borbotta sempre, che vede sempre tutto nero, ma che alla fine si calma e si torna a ridere insieme. L'Aquila era Serena, che parlava dei film horror come di una gita a mirabilandia e tu non capirai mai con quale fegato e coraggio va al cinema a vedere quei film. L'Aquila era quella festa per il tuo compleanno, quando tu non sai niente e poi alla fine tutti dicono "SORPRESA!!!", oppure era quell'altro compleanno, quello che quando ti dice bene il tuo regalo ti viene dato dopo tre mesi e il ritardo diventa tradizione; L'Aquila era quella foto, quella in cui tu sei così buffo e bizzarro che "quando ti laurei l'appendiamo ai muri della facoltà". L'Aquila era tutto questo fino al 6 aprile del 2009.
La mia amica Rossella scrive "quest'anno i fiori muoiono a primavera". C'è rabbia c'è dolore perchè non si può morire così, non quando hai 20 anni e una vita che ti aspetta. Non riesco ad esprimere quello che sento dentro, il senso di smarrimento che si prova nel vedere le immagini in tv e la paura di aver perso tutto quello che era...Ma oggi è Pasqua, il giorno del passaggio, il giorno in cui le lacrime devono lasciare il posto alla forza e alla volontà di ripatire e questo è il mio augurio, quello di rinascere e di tornare insieme a far rivivere la nostra città, a far risuonare le chitarre e a far borbottare gli aquilani perchè di notte non li facciamo dormire con i nostri schiamazzi, perchè l'Aquila E' ancora