venerdì 13 marzo 2009

Il canto degli alberi

Sul pendio dietro casa oggi ho scavato tra radici e pietre
una buca assai profonda, da essa ho tolto tutti i sassi
ed ho portato via la fragile terra delicata.
Poi in ginocchio per un'ora nel vecchio bosco ho estratto qua e là con la paletta e con le mani degli ammuffiti ceppi del castagno
quel nero, fradicio terriccio che sa di caldi funghi profumati,
due pesanti bacinelle piene, l'ho portato laggiù e ho piantato nella buca un albero, piano l'ho circondato di schiumosa terra, adagio ho versato acqua scaldata dal sole ho rinfrescato e lavato la tenera radice.

Ora cresce, giovane e fresco, e crescerà
anche se noi scompariremo e dei nostri giorni
la rumorosa grandezza e l'infinita miseria
saranno dimenticate e la loro folle angoscia.
Lo piegherà la tempesta. Il vento lo scompiglierà,
il sole gli sorriderà, lo stringerà l'umida neve,
l'abiteranno il lucherino e il picchio,
ai suoi piedi scaverà il riccio silenzioso.
E qualunque cosa abbia subito, patito, sofferto
nel corso degli anni, l'animale incostante,
malattia, guarigione, il vento e il sole amico,
per lui i giorni trascorreranno nel canto
di fronde che storniscono, cullato
dal caro gesto delle sue dolci cime,
nel tenero alito soave del succo resinoso
che bagna i suoi frutti addormentati,
nel giuoco tenero di ombre e luci
che gioca felice con se stesso.

HERMANN HESSE

2 commenti:

Layla ha detto...

Beautiful picture!! :)

Trees really are our friends!!

dandaworld ha detto...

Vero, concordo con Layla!
Soprattutto quest'immagine mi ricorda il video di una canzone che adoro (Dreams, dei Cranberries).

http://www.youtube.com/watch?v=UlMWAl7tIro

Probabilmente gli autori del video avranno preso spunto da lì! ;)