domenica 6 marzo 2016

Donne d'Abruzzo a difesa dell'ambiente e della pace


Si chiamano Silvia Ferrante e Alba Brighella, sono due donne, sono abruzzesi e questo 8 Marzo a Roma riceveranno il premio “Donne Pace e Ambiente” dedicato a Wangari Maathai (premio nobel 2004 per la pace). Da 5 anni nel giorno dedicato alla donna, l’Associazione Onlus A Sud (in collaborazione con la Casa internazionale delle donne) premia 5 donne che si sono distinte per il loro impegno attivo nella difesa dell’ambiente e delle sue risorse. Ogni donna riceve un premio che porta il nome di uno degli elementi della terra: Acqua,Terra. Fuoco, Aria. Da Abruzzese con orgoglio e grande stima non posso quindi non dedicare questo post alle mie conterranee e congratiularmi con loro.

Il premio "Aria" va a Silvia Ferrante, attivista del Comitato No Elettrodotto Villanova Gissi, che porta avanti una battaglia contro il colosso Terna e il progetto di costruzione di un’infrastruttura energetica di elevato impatto ambientale. Silvia è la mamma che molti di noi hanno conosciuto tramite l' #iostoconsilvia condiviso sui social in questi ultimi mesi: si perché Silvia è stata citata in giudizio dalla Terna 24 volte e attualmente sta affrontando un processo con una richiesta di risarcimento avanzata dall'azienda a suo carico di 16 milioni di euro.

Ad Alba Brighella viene invece consegnato il premio “Acqua” per aver lottato contro la realizzazione della piattaforma petrolifera Off Shore Ombrina Mare e per essere stata coautrice e promotrice della legge che ha istituito il primo parco marino regionale abruzzese, “Trabocchi del chietino e costa frentana”.

Parlando di ambiente nel giorno dedicato alla donna, mi trovo inevitabilmente a citare Wangari Maathai: “la pace del mondo dipende dalla difesa dell’ambiente”, una difesa promossa da donne e uomini, con gli stessi diritti e le stesse sicurezze. Eppure nonstante queste belle parole, la verità è che in gran parte del mondo, specie in Asie e Africa, le donne sono ancora oggi quasi del tutto emarginate dai processi decisionali in materia di ambiente e cambiamenti climatici. Nonostante la Conferenza su Popolazione e Sviluppo delle Nazioni Unite ha riconosciuto il valore potenziale delle donne nella gestione delle risorse naturali per via delle conoscenze che esse hanno nel campo della preservazione della biodiversità e dei terreni grazie al loro intenso lavoro agricolo nelle foreste e nei campi, il dibattito internazionale sul clima non ha finora affrontato il problema delle barriere di genere nell'elaborazione delle politiche ambientali . Neanche l'urgenza posta  dai più recenti disastri ambientali ha indotto i grandi "decisori" a porre le donne al centro delle politiche di sviluppo sostenibile.

Ho scritto Asia e Africa...ma se guardo bene al mio Paese, l'Italia,  posso forse io affermare con certezza che qui le donne hanno un ruolo più incisivo nei processi decisionali? Non mi pare siamo poi tanto lontani dall'Africa.

Affinchè l' impegno attivo, a tutela delle risorse ambientali, di donne come Silvia e Alba sia di esempio per tutte noi, auguro a tutte le donne che passeranno per le righe di questo blog di prendere il loro posto nella comunità, operando con consapevolezza, discernimento e profonda saggezza nelle scelte economiche e sociali per costruire così una società più equa e sostenibile.

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