10 agosto: notte di San Lorenzo, la notte in cui cadono le stelle. Paolo Ferro, nel suo libro "io mi ricordo" parla di una storia che le antiche genti narravano. E quale occasione migliore di questa per farvela conoscere?
"Dammi la tua mano e vieni via con me" un giorno disse il vento rivolto ad una stella; la stella gli rispose: "Non ho tanto calore per riscaldare il cuore di un tipo come te". Ma il vento riprese: "Ti prenderò per mano, ti porterò lontano, sulle mie ali tu sarai regina dell'amore; nel cielo tra le stelle, sorelle della notte, io ti farò la corte finchè non dici si".
Passarono altri giorni e tornarono altre notti, la stella si nascose e il vento spazientì; le nubi la celavano dietro un oscuro velo ma passò un raggio di luna e, distratto, la tradì. E il vento che la scorse divenne più impetuoso, disse alle nubi nere: "Andate via da qui." La spinse via lontano con un soffio e, impietoso, strinse la stella al fianco e infine la rapì.
Planarono per cieli, volarono su terre: tutte le cose belle del mondo le mostrò; la strinse al suo fianco per non farla cadere e, pian piano, anche la stella di lui si innamorò.
Furono notti calde le notti d'estate; tutto per amore il vento osò: sfiorò le cime ai monti, quasi toccò le strade; finché una notte stanco nel cielo si posò. E la stella che teneva tra le braccia scivolò; cadde nel buio vuoto, verso la strada andò. Ma prima di smorzarsi espresse un desiderio: "Voglio che il mondo ricordi questo amore sincero." Ecco perché le notti d'estate, cadono sulla terra le stelle innamorate.
Passarono altri giorni e tornarono altre notti, la stella si nascose e il vento spazientì; le nubi la celavano dietro un oscuro velo ma passò un raggio di luna e, distratto, la tradì. E il vento che la scorse divenne più impetuoso, disse alle nubi nere: "Andate via da qui." La spinse via lontano con un soffio e, impietoso, strinse la stella al fianco e infine la rapì.
Planarono per cieli, volarono su terre: tutte le cose belle del mondo le mostrò; la strinse al suo fianco per non farla cadere e, pian piano, anche la stella di lui si innamorò.
Furono notti calde le notti d'estate; tutto per amore il vento osò: sfiorò le cime ai monti, quasi toccò le strade; finché una notte stanco nel cielo si posò. E la stella che teneva tra le braccia scivolò; cadde nel buio vuoto, verso la strada andò. Ma prima di smorzarsi espresse un desiderio: "Voglio che il mondo ricordi questo amore sincero." Ecco perché le notti d'estate, cadono sulla terra le stelle innamorate.
Secondo le antiche genti fu così che la terra conobbe l'amore.
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