"Sopra quei monti ho imparato a guardare oltre il dono, la mano. E' salendo che ho toccato il cielo. Salendo che mi sono calato dentro. Si sale per contemplare e per scendere migliorati, pronti a portare il meglio fino a valle, fino al punto più basso, per donargli un pezzetto del cielo lontano e farlo fiorire. Le mie gambe hanno imparato il passo di montagna. I miei piedi, i sentieri tra i boschi. I miei occhi ad lazarsi verso una cima e a scrutare in basso la pianura. Il mio cuore, la frequenza del respiro. Le mie spalle a fare da contrappeso. Le mie mani ad aprirsi e a chiudersi. La mia anima a volare.
Le nubi bianche al sopraggiungere di ogni sera, inghiottono il verde delle alture, in un silenzio ancora più intenso che penetra nelle profondità dell'anima. La gratuità della vita è riversata dentro ogni attimo. La si ricambia con l'amore".
Le nubi bianche al sopraggiungere di ogni sera, inghiottono il verde delle alture, in un silenzio ancora più intenso che penetra nelle profondità dell'anima. La gratuità della vita è riversata dentro ogni attimo. La si ricambia con l'amore".
2 commenti:
Che bello Sefora!
L'Abruzzo è veramente una terra incredibile... lì ho iniziato a vivere davvero la montagna, quando ero fra gli scout...
E questo libro, beh, mi sa che proprio dovrò leggerlo!
Il libro è meraviglioso, lo ha scritto Paolo Ferro, un ragazzo che è cresciuto qui nella Marsica, la mia casa. Si intitola Io mi ricordo, se vai nell'etichetta libri del mio blog, trovi tutte le informazioni. Io l'ho letto d'un fiato e penso di non esagerare nel dire che è un piccolo capolavoro letterario. Sarà poi che parla della mia bellissima Marsica, cmq emoziona davvero!
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