domenica 9 maggio 2010

Qui giacciono la libertà e la democrazia!

"Mentre l'Europa sancisce la tutela delle nuove forme di espressione digitali che riportano il cittadino al centro del dibattito politico e culturale, considerate una nuova forma di Rinascimento dopo un lungo medioevo della comunicazione dominato dalla libertà di parola ma dal divieto di essere ascoltati, l'Italia legifera in senso contrario e sta per assestare un durissimo ed esclusivo colpo all'informazione dal basso". (da Byoblu.com)

Dopo il decreto Romani, un nuovo pericolo per la rete è in agguato: Il DDL Alfano. Il disegno di legge sulle intercettazioni torna al Senato con il suo comma 28, il quale prevede l'obbligo di rettifica per tutti i siti informatici, blog compresi. Cosa significa? Semplice, se la norma venisse approvata, ogni blog, anche quello di un ragazzino, verrebbe equiparato (ai fini della rettifica) ad un periodico, una testata giornalistica vera e propria. Per tanto se nel mio blog, riguardo a fatti e persone, esprimo opinioni personali che possano infastidire "qualcosa" o "qualcuno", mi vedrei recapitata una lettera in cui si chiede di rettificare quanto scritto nel giro di 48 ore. Chiaramente non è una gentile richiesta, ma un obbligo a tutti gli effetti, altrimenti mi ritroverei a pagare una multa di circa 15 mila euro.
Somma irrisoria per una testata giornalistica con tanto di redazione e avvocati, ma certamente non disponibile all'interno del "porcellino salvadanaio" di un semplice studente disoccupato, o di una padre di famiglia, o di un qualsiasi semplice cittadino.

Ricapitolando, posso scrivere su l' invenzione di Pincopallino, ma se dovessi esprimere un mio pensiero su quella invenzione che dovesse infastidire Pincopallino, allora dovrei rettificarlo entro 48 ore, altrimenti sarei costretta a pagare una multa salata.

Allora è vero quando si dice che il silenzio è oro!

"Tra una settimana, se non ci saranno emendamenti contro questo sciagurato provvedimento insieme al DDL Intercettazioni passa anche l'equiparazione di tutti i siti informatici (?) ai soggetti regolamentati dalla legge sulla stampa del 1948, per quanto riguarda il dovere di ottemperare alla rettifica di informazioni ritenute, arbitrariamente, lesive della reputazione di un soggetto terzo". (da Byoblu.com)

Siamo tutti abbastanza svegli da capire a cosa stiamo andando incontro, vero?
La penna è la più potente delle armi specie se nelle mani di un cervello "pensante", e Loro lo sanno bene.
E c'è chi ha ancora il coraggio di venirmi a dire che siamo un Paese libero e democratico!

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