lunedì 28 gennaio 2008

Usare le api per identificare gli inquinanti tossici

A quanto pare, le piccole api da miele sono utilizzate per individuare le sostanze chimiche tossiche. Nelle loro incursioni all'esterno dell'alveare, raccolgono acqua, nettare, particelle e composti organici volatili che contaminano le aree circostanti quelle che loro visitano. Le api riportano questi materiali nel loro alveare. Qui muovono l'aria con le ali per regolare la temperatura dell'alveare e questo fa si che le sostanze inquinanti , che avevano raccolto nell'aria, vengano rilasciate e circolino all'interno dell'alveare.
Gli scienziati hanno posto degli alveari portatili, contenenti ciascuno circa 8000 api, vicino ad aree dove si sospetta o si è certi che siano presenti rifiuti pericolosi. Un piccolo tubo di rame, posto lateralmente ad ogni alveare, pompa fuori l'aria. L'aria viene analizzata per trovare i contaminanti tossici particolati come piombo e zinco, i contaminanti organici volatili come percloroetilene (uno sgrassante e solvente per il lavaggio a secco) e i residui di pesticidi.
Per controllare dove le api sono andate in cerca di cibo, un botanico usa un microscopio per esaminare i granelli di polline e determinare da che genere di piante derivi e per correlare queste piante con quelle presenti in un'area di 1,6 Km di raggio da ogni alveare. Questo approccio sembrerebbe essere molto meno costoso che non monitorare le miniere, le discariche di rifiuti pericolosi e le altre fonti di inquinanti tossici circostanti.

1 commenti:

OrsoBruno ha detto...

C'è qualcosa che le api non possono fare? Sono animali meravigliosi, insetti unici, di cui l'uomo si è sempre servito. Anche ora, proprio quando stiamo distruggendo il mondo loro ci aiutano a salvarlo.

Viva le api!
Ma soprattutto viva il miele!