venerdì 27 giugno 2008

Cooperazione

Qualche giorno fa durante la pausa studio (sto preprando l'esame di chimica organica e non finisce più), ho trovato un libro di Isaac e Janet Asimov, e mentre sfogliavo le pagine per capire di cosa si trattasse sono stata colpita da una frase: "la Terra è un pianeta biologicamente cooperante". Sembra una sciocchezza, ma è realmente così: tutte le forme di vita pluricellulari esistono grazie alla cooperazione. Ad esempio, tanto tempo fa alcuni batteri penetrarono nelle cellule vitali per mutuo beneficio, trasformandosi in mitocondri (componenti essenziali di cui non potremmo fare a meno). Oppure pensiamo agli spermatozoi, che io stessa ho sempre considerato come organismi autonomi e in competizione reciproca : mi sono dovuta ricredere! Uno spermatozoo normale di ratto che tenta di fecondare per primo l'ovulo viene aiutato nel suo scopo dagli altri, generalmente deformi; questi infatti si agglutinano formando un sorta di tampone che impedisce agli altri spermatozoi di peneterare nelle tube. Pensiamo agli insetti sociali, come le piccole api, in esse il comportamento altruistico è geneticamente determinato: un'ape operaia è sterile e non si ribella alla sua condizione, ma aiuta automaticamente le compagne. Ci sono poi le brave e operose formiche che lavorano senza sosta formando spesso lunghe catene per stipare il cibo che durante l'inverno servirà a nutrire l'intera colonia. Mi vengono in mente anche i lupi: nel branco ci sono ruoli che vengono rispettati, ci sono il maschio e la femmina dominante che guidano il branco e si ripoducono (conservazione della specie) e ci sono gli "addetti alla cacccia" che procurano il cibo per il resto del branco. L'uomo primitivo domò il lupo e lo trasformò in cane, usandolo per le proprie neccesità quali caccia e difesa (pensiamo ai cani pastore che accudiscono e proteggono le greggi ai pascoli).
Jane Goodall fece degli studi sugli scimpanzè, dimostrando che un soggetto vive più a lungo se forma legami stretti e duraturi con i suoi simili. Si pensa così che le probabilità di sopravvivenza dei primi ominidi aumentarono proprio grazie alla loro cooperazione.
L'uomo è il primate sociale per eccellenza, e si deve ammettere che niente di quanto oggi abbiamo, sarebbe potuto esistere senza la cooperazione. Le grandi città, i magnifici palazzi, la tecnologia, tutto perchè l'uomo ha saputo cooperare. Questo quindi mi porta a pensare che l'egoismo, che forse in molti possono considerare la forza evolutiva determinante, in realtà non sia una vera e propria regola. La cooperazione e l'altruismo rappresentano vantaggi enormi poichè garantiscono la sopravvivenza della specie. E' bizzarro dunque pensare che l'uomo, figlio di questo pianeta "biologicamente cooperante" non faccia altro che entrare in lotta con i propri simili: le guerre, i conflitti, le divisioni vanno contro quella che è la natura della vita stessa, per lo meno della nostra vita e le conseguenze sono devastanti e purtroppo le osserviamo ogni giorno.

Immagine presa da Missione Cristiana

2 commenti:

OrsoBruno ha detto...

La cooperazione in natura si esplica in molte modalità: simbiosi, commensalismo ecc.
Quando anche specie diverse riescono a cooperare per il successo, significa che hanno trovato un metodo ottimale per la sopravvivenza.
Poi c'è il parassitismo, in cui un organismo si sviluppa e vive ai danni del suo ospite: l'uomo non fa che comportarsi così con mamma Terra, non abbiamo capito ancora che dalla vita del nostro pianeta dipende la nostra vita. Verrà il giorno in cui tutti gli uomini coopereranno per la sopravvivenza della Terra?

Unknown ha detto...

Ti ho aggiunta ai Green Friends, a presto
Marianna