venerdì 7 novembre 2008

Micodiesel

Le risorse del pianeta vengono consumate più velocemente di quanto vengano prodotte, e la necessità di ricercare fonti di energia diverse da quelle fossili diventa impellente. In questo clima di "surriscaldamento globale" c’è chi sa solo parlare, come i nostri politici, e c’è chi invece scopre, studia e ricerca soluzioni energetiche pulite ed efficienti. Cito come esempio la scoperta fatta dal biologo Gary Strobel, ricercatore dell’Università del Montana. Nel 2002, mentre esplorava una foresta pluviale in Patagonia alla ricerca di piante esotiche contenenti germi utili, ha scoperto il Gliocladium roseum, un fungo che vive in simbiosi con la pianta dell’olmo (Eucryphia cordifolia). La grandezza di tale scoperta è che questo fungo ha la capacità di trasformare i rifiuti vegetali in diesel e ciò potrebbe consentire di produrre biocarburanti senza sacrificare la produzione alimentare. Il fungo contiene geni che producono enzimi in grado di degradare la cellulosa e produrre diesel sotto forma di vapore, il che si traduce anche nell’eliminazione dei classici processi di estrazione e purificazione che si hanno quando si va a produrre biodiesel da fonti rinnovabili e quindi, aggiungerei io, un grande risparmio di energia. Secondo le prime analisi, pubblicate oggi sulla rivista “The new Scientist”, il diesel prodotto dal fungo è ricco di idrocarburi quali ottano, alcoli a basso peso molecolare e esteri che nell’insieme bruciano in maniera più efficiente e pulita rispetto al diesel comune. L'alto contenuto di idrocarburi puri indica che la combustione del diesel verde ricavato dal fungo è migliore di quella del bioetanolo prodotto dalla canna da zucchero. Grobel commenta: “Sappiamo che il petrolio viene prodotto attraverso processi geofisici, ma potrebbero esistere anche processi microbici che producono petrolio. Se così fosse potremmo produrre petrolio greggio attraverso processi che sono totalmente verdi”- e aggiunge- “Con la fermentazione del fungo, si potrebbe produrre un'enorme quantità di vapori diesel pronti per l'uso. Ma è necessario fare più esperimenti per dimostrare che questa idea è praticabile”.
Al momento ci troviamo solo all’inizio, ma gli scienziati andranno avanti con lo studio del genoma del fungo, e proseguiranno la loro ricerca (per fortuna non siamo in Italia). Questa scoperta potrebbe rappresentare una valida alternativa all’uso dell’oro nero.
Groble condurrà studi su un motore. Il mio augurio è che questi portino a risultati promettenti e concreti e che non vengano penalizzati e limitati dalla logica economica delle Multinazionali che in tema di energia e risorse la fanno sempre da padroni per poter continuare a guadagnare con il barile di petrolio(finchè petrolio ci sarà!)

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