I ricercatori dell'universita' del Massachussets-Ahmerst hanno presentato sulla rivista Chemistry & Sustainability, Energy & Materials, uno studio secondo il quale e' possibile ottenere del vero e proprio carburante (e non del semplice etanolo) a partire da biomasse sostenibili come residui del taglio degli alberi o altri materiali di scarto. ''I biocarburanti del futuro saranno molto simili agli attuali carburanti - spiega George Huber, uno degli autori - il problema per gli ingegneri adesso e' come produrli efficacemente con le infrastrutture che si hanno oggi''. Il processo svilupato dai ricercatori consiste nello scaldare il legno velocemente in presenza di un catalizzatore, raffreddandolo altrettanto rapidamente. Da questo processo, che dura due minuti, si ottiene un liquido che contiene toluene e naftalene, che da soli sono un quarto dei componenti della benzina. Ulteriori reazioni gia' studiate permettono di ottenere anche tutti gli altri componenti. ''Questo processo richiede meno energia di quello per produrre etanolo, ed e' quindi piu' sostenibile dal punto di vista ambientale - spiega il ricercatore - se si usano fonti di cellulosa come i residui dell'agricoltura, gli scarti di lavorazione o cose del genere si superano anche molti dei problemi che ci sono oggi con i biocarburanti tradizionali''.
Fonte: Ansa
Che dire? Tutti questi studi sono interessanti e credo valga la pena approfondirli, ciò che voglio sottolineare, però, è che i ricercatori parlano di scarti agricoli e residui di legname...cos'è che voglio comunicarvi? Che è giusto ridurre gli sprechi, se dagli scarti delle lavorazioni si può ricavare energia pulita ben venga, ma come al solito l'invito di mamma Terra è quello di non eccedere e abusare nell'utilizzo di queste risorse. Sono pro-fonti rinnovabili, ma se il loro utilizzo diventa "eccessivamente abusato" (consentitemi questa bizzarra espressione), non andiamo a risolevere problemi, ma solo a crearne dei nuovi. La scienza deve andare avanti, ma senza perdere mai di vista il vero significato della sostenibilità.
Fonte: Ansa
Che dire? Tutti questi studi sono interessanti e credo valga la pena approfondirli, ciò che voglio sottolineare, però, è che i ricercatori parlano di scarti agricoli e residui di legname...cos'è che voglio comunicarvi? Che è giusto ridurre gli sprechi, se dagli scarti delle lavorazioni si può ricavare energia pulita ben venga, ma come al solito l'invito di mamma Terra è quello di non eccedere e abusare nell'utilizzo di queste risorse. Sono pro-fonti rinnovabili, ma se il loro utilizzo diventa "eccessivamente abusato" (consentitemi questa bizzarra espressione), non andiamo a risolevere problemi, ma solo a crearne dei nuovi. La scienza deve andare avanti, ma senza perdere mai di vista il vero significato della sostenibilità.
2 commenti:
Buon pomeriggio.
Le energie sostenibili e rinnovabili sono, di certo, una delle strade da percorrere ad ogni costo se vogliamo liberarci dalla morsa del petrolio e del nucleare. E sono d’accordo con te, sempre nel pieno rispetto di madre natura. Il tuo messaggio l’ho letto veramente con molto piacere.
smile :)
Ti ringrazio per il commento, vorrei che fossimo sempre di più a pensare che le strade da percorre sono molte e possibili, ma che in ogni cosa bisogna sempre tener conto di una cosa: madre natura è viva e va rispettata.
CIAO :-)
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