venerdì 12 dicembre 2008

Un cuore pensante per l'umanità

Chiedo scusa a tutti se in questo periodo aggiorno poco questo spazio, ma il tempo corre corre e io non riesco a stargli dietro...dovrò comprarmi delle buone scarpe da ginnastica! :-)

Anche se un pò in ritardo, ci tengo a segnalarvi un convengno che si terrà domani sabato 13 dicembre 2008 alle ore 16.30 presso l'Auditorium Palazzo dell'Annunziata, in corso Ovidio a Sulmona. L'incontro è organizzato da "La casa per la pace di Sulmona". Il convegno è interamente dedicato alla figura di ETTY HILLESUM, una ragazza olandese di origini ebree, vittima ad Auschwitz della barbarie nazista. L'umanità ha bisogno di cuori pensanti, questo è lo slogan dell'incontro, l'intento è quello di farci riflettere e crescere o semplicemente riscoprirci persone che sappiano unire il cuore e la testa e lavorare e cooperare perchè nel mondo l'ingiustizia, la violenza la povertà, lascino posto alla condivisione e alla comprensione. Dio creò l'uomo e la donna e lì creò "a sua immagine e somiglianza". Nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è scritto che siamo tutti uguali e liberi, tutti abbiamo diritto alla vita, non deve esserci schivitù o tortura alcuna, tutti abbiamo diritto alla libertà di pensiero, all'istruzione, al lavoro, al gioco...e allora perchè abbiamo permesso che venisse costruito un mondo che priva milioni di persone di questi diritti?
Nel corso del convegno verrà offerta l'occasione ­ irripetibile ­ di assistere ad uno spettacolo teatrale che ci presenterà, attraverso la perizia e l'esperienza della Compagnia "Jobel Teatro", il contenuto del Diario e delle Lettere di Etty Hillesum, magistralmente interpretata da Marinella Montanari. Vi invito a partecipare. Sono convinta che noi siamo il racconto più bello che può portare avanti la storia e trasformare le ombre in luci. Io credo che un altro mondo è possibile, bisogna solo rimboccarsi le maniche e guardare al passato per correggere gli errori, e divenire più consapevoli e forti nel costruire un futuro migliore per noi e per mamma Terra.
Basta poco che ce vò?

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