Ad Avezzano, il comune in cui vivo, siamo sommersi da una miriade di problemi ambientali e, oserei dire gestionali, di non facile descrizione. Tra questi la grande piaga ambientale e sanitaria è rappresentata dall' ex zuccherificio, vera bomba all'amianto, che è stato chiuso da circa 20 anni e che da circa 20 anni aspetta di essere bonificato. Il sito sorge a pochissimi chilometri di distanza dal centro abitato e si trova anche nel Fucino, l'area agricola del nostro territorio. Non solo, l'area in questione sorge anche all'interno della zona del nucleo industriale, dove diverse persone si recano ogni giorno per lavoro. Ora in questi giorni di corse ai voti, appare sui cancelli dello stabilimento un cartello in cui è scritto che ci sono i lavori in corso per la bonifica, inoltre tra i giovani della mia città corre voce che debbano costruire un mega centro ricreativo: discoteche, piscine e chi più ne ha più ne metta! La cosa mi insospettisce e non poco e la mia domanda è....La bonifica c'è davvero o è solo una bella mossa politica in vista delle elezioni? La situazione ambientale e igenica è davvero insostenibile, e la cosa che più mi sorprende è che l'amministrazione comunale o i cittadini stessi, pur consci del pericolo affianco al quale viviamo quotidianamente la nostra vita, sono intorpiditi e silenziosi. Sono andata sul posto, lo stabilimento è chiuso, non si può entrare, ma nella recinzione ci sono diversi buchi abbastanza grandi da far passare l'obiettivo della mia macchina fotografica e così sono riuscita a fare delle foto che ritraggono l'interno, e ho montato un video. Guardate con i vostri occhi e ditemi se nel 2008 possono ancora esistere situazioni di tale degrado in una Paese che si ritiene "sviluppato" e "civilizzato".
Fonte: Atto Camera
Sito internet del Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano
Sito internet Abruzzo Liberale
Briganti- Site.it
Sito internet del Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale di Avezzano
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5 commenti:
Che dire, sono rimasto basito alla vista di questo video. Una denuncia netta e tagliente di una situazione che si verifica sempre più spesso nel nostro Paese: nessun rispetto per le norme, per la salute e per i citadini, il tutto senza il minimo controllo da parte delle autorità. Come possiamo fidarci di chi ci dovrebbe governare, dei nostri stessi rappresentanti? Dobbiamo renderci conto che la situazione è grave, tutti tacciono in un silenzio omertoso. Bisogna reagire, alzare la voce, farsi sentire...e credo che Sefora abbia fatto la cosa giusta! Bravissima...
Io mi auguro di sbagliare, spero vivamente che il cartello di bonifica non sia solo una propaganda in periodo di elezioni, ma che davvero i proprietari del sito o comunque le autorità competenti abbiano inziato un'opera di recupero di quest'area.
Della serie... Chi sà come è andata a finire...
Ce la faranno secondo voi i nostri "eroi" a mantenere l'ennesima promessa da marinaio?
BAH... le poliche son passate...
tante verità....non vorrei essere troppo contro ma forse non è troppo allarmista? si vero l'amianto, si vero le promesse però... va bene dai l'importante è che si sappia, fai bene cmq a parlarne...speriamo che però arrivi dove dovrebbe
Cosa intendi, caro/a amico/a anonimo/a quando intendi "troppo allarmista"? Bisogna parlarne di queste cose, il silenzio non aiuta. Se allarmismo vuol dire che finalmente si denuncia qualcosa allora evviva l'allarmismo! L'amianto è un materiale subdolo, che se inalato a livello cronico può portare a tumori dell'apparato respiratorio come il carcinoma polmonare ed il mesotelioma (tumore della pleura). Più precisamente subentra dapprima l’ “asbestosi”, una malattia cronica che porta ad un inspessimento della membrana polmonare e ad una successiva degenerazione in tumore. L’asbestosi rende difficile lo scambio d’ossigeno con il sangue provocando affatticamento durante qualsiasi tipo di attività fisica ed in seguito anche a riposo. La malattia tende poi a diventare cronica ed a sfociare in forme di carcinoma polmonare che risultano ancora oggi difficilmente curabili.
Non dobbiamo essere allarmisti ma semplicemente realisti: se un pericolo c'è bisogna denunciarlo, per noi, per le persone intorno a noi e per quelle che verranno.
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