domenica 18 aprile 2010

Il volto di una madre

"Indipendentemente da come noi la consideriamo, indipendentemente dalle nostre prospettive, la nostra "Madre Terra" in fondo ci sta ospitando, anche se noi ci crediamo i padroni assoluti di essa. Chiamandola "Madre" si da un volto alla nostra Terra! E così facendo, la Terra, (il nostro mondo) ha mostrato in realtà il "suo" di volto, in altre parole viene ribaltata la prospettiva: non siamo più noi al centro del mondo, i padroni, ma è la Terra la cosa che più conta e che ci fa vivere, noi siamo solo degli ospiti momentanei (sembra la scoperta dell'acqua calda, ma non lo è!).

Il mondo, in quanto tale, esiste in forme, colori, atmosfere e qualità tattili: tutte queste caratteristiche, ad una prima riflessione, non sembrerebbero altro che un'ostensione di forme che noi ignoriamo ma che in realtà si auto-presentano continuamente ai nostri occhi. Tutte le cose mostrano un volto, il loro volto più autentico se sappiamo coglierlo, il mondo a questo punto essendo "visto" da noi, non solo come un insieme di segni in codice di cui decifrare il significato, ci lascia intuire che possiede anche una propria fisionomia da riuscire a guardare in faccia, la faccia della Madre Terra (appunto) che ci accoglie e ci nutre!
Ma c'è di più: tutto questo ha la forza, la sensibilità e un amore tutto al femminile!

Se noi non riconosciamo alla donna l'inclusione (checché se ne dica) a pieno titolo dentro una tradizione culturale, politica e filosofica monopolizzata e declinata fino ad oggi solo al maschile, non riusciremmo mai nemmeno lontanamente a guardare in faccia la nostra "Madre Terra" per quello che è, Madre terra, appunto, genere femminile! Nel nome della scienza, dalla razionalità, del potere e di tutto ciò che ad oggi possiede ancora solo una fisionomia prettamente maschile, stiamo usurpando la nostra Madre Terra.
Si deve prendere atto che solo le donne oggi possono e devono devono costringere a ripensare radicalmente i contesti, i saperi e le forme di pensiero occidentale con la forza del proprio essere, essere innanzitutto amore, perché solo loro sanno cosa significa essere "Madre", accogliere qualcosa di altro rispetto a se stesse".

Ciò che avete appena letto è il testo di una email ricevuta da un lettore di questo blog, che però preferisce restare anonimo. Secondo me ha scritto un pensiero degno di nota e che quindi non deve andare perso, lo condivido con tutti voi.

Foto: Michele Saullo

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