L'Ente Nazionale Protezione Animali denuncia «Baaria», l'ultimo film di Tornatore. E' stato chiesto alla procura di disporre l'urgente sequestro di tutte le copie della pellicola presenti sul territorio nazionale. La presidente dell'Ente, Carla Rocchi, denuncia la scena in cui viene ucciso un toro, questa «iniziata con un punteruolo e finità con lo sgozzamento dell'animale palesemente ancora in vita», è «certamente raccapricciante». Nell'esposto, presentato con l'assistenza dell'avvocato Mariano Buratti, si ipotizzano i reati di uccisione e maltrattamento di animali. Nell'atto si legge che «lo stesso Tornatore ha formalmente ammesso la verità della scena». La Rocchi dichiara: «La denuncia che abbiamo fatto tende a punire un reato che si ammanta fintamente di pretese artistiche. Il risultato è che di questo film si parla ormai soltanto per la crudeltà immotivata di quella scena. Baaria uguale macelleria». La scena è stata girata in Tunisia, secondo l'avvocato Buratti, questo per vietare le sanzioni penali in Italia; tuttavia lo stesso avvocato sostiene che previa istanza al Ministro della Giustizia, il procedimento penale può radicarsi in Italia.
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