martedì 22 settembre 2009

Clandestini in casa propria

Vi segnalo un video, lo ha linkato un mio amico su facebook, racconta di una delle tante storie che fanno parte dell'Aquila... Molti di voi leggono solo quotidiani nazionali, si limitano ad ascoltare e a credere a quello che passano in tv; tv come Mediaset ( che fa solo gli interssi del proprietario), e tv che dovrebbero essere dello Stato, e quindi nostre, perchè siamo noi a mantenerle, noi gli abbonati, quelli che hanno sempre un posto in prima fila....allo sportello della posta per pagare il tanto amato canone rai! Bhè questa tv dovrebbe fare i nostri interessi, dire molte cose...in realtà non dice nulla, nulla di quello che vale la pena di essere detto. E allora ecco che ci si rifugia in internet e solo così si riesce a capire, a scoprire. Ma la rete non basta, la verità non può esser confinata e limitata, la verità deve andare in giro, rimbalzare di bocca in bocca. E allora parlate, parlate, parlate, Per fare un esempio: il 15 settembre ad Onna sono state consegnate le case agli abitanti, tutti avrete visto i tg e quella specie di trasmissione-spazzatura "Porta a Porta", tutti avrete visto che il Silvio Berlusconi era trionfante, in pompa magna, era lui che consegnava le case ai terremotati di Onna. Ma quanti di voi sanno realmente che quel giorno lui non doveva essere lì? Perchè lui? Lui e il suo Governo che nulla hanno a che fare con le case di Onna? Allora qui lo voglio scrivere a caratteri cubitali: LE CASE CONSEGNATE AD ONNA, NON SONO IL FRUTTO DEL LAVORO DEL GOVERNO BERLUSCONI, MA SONO IL FRUTTO DELL'IMPEGNO FINANZIARIO PROMESSO E MANTENUTO DALLA PROVINCIA DI TRENTO E DALLA CROCE ROSSA TEDESCA.
Le case di Berlusconi? Sono le famose C.A.S.E. che nulla hanno a che vedere con le belle casette di Onna. Le C.A.S.E del GOvernO sono quelle che sono state costruite alla rinfusa qua e là, intaccando e smostrando il tessuto urbanistico dell'Aquila, quelle che non contemplano la ricostuzione del centro storico. A L'Aquila molte case sono in categoria A e B, qesto vuol dire che con un piccolo finanziamento da parte del Governo, potevano essere rimesse a posto, già da subito consentendo così agli aquilani di rientare nelle proèrie abitazioni, ma il Governo ha ritenuto prioritario dar da mangiare a compagnie costruttrici (tra l'altro neppure del tutto nostrane) per far costuire in fretta e furia abitazioni che per il momento bastano ad accogliere solo 2000 persone. Le altre 58 mila? Bhè dopo 5 mesi di tendopoli, queste persone vengono "smistate" così come si fa con la merce, in centri urbani a chilometri dall'Aquila, tenute ancora in albergo oppure ospitate all'interno di una caserma...una caserma! 5 mesi di tendopoli, non si era mai vista una cosa del genere! La cosa più triste cari lettori è che ora ci si fa la guerra tra poveracci, tra sfortunati, e la gente per far valere i propri diritti, per farsi ascoltare deve ricorrere agli atti più disparati: clandestini nella propria casa, e questo solo per poter continaure a vivere e riacquistare ottenere un pò di quella dignità che il terremoto con tutto ciò che ne è conseguito ha messo a dura prova.


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