giovedì 21 febbraio 2008

Incenerire i rifiuti è la soluzione?

I rifiuti solidi sono solo materiali grezzi che non sappiamo usare per stupidità.
(Arthur C. Clarke)

Quello degli inceneritori è un argomento che mi sta molto a cuore, poichè in questo periodo io stessa ne sono coinvolta in prima persona.
Perchè non credo all'incenerimento dei rifiuti?
Innazitutto ci tengo a precisare che il termine "termovalorizzatore" è squisitamente italiano: questo termine non ha alcun riscontro nè nella legislazione europea, nè nella letteratura scientifica. Quindi nel resto del mondo si chiamano inceneritori! Molto probabilmente la parola valorizzazione serve ad indorare la pillola: noi italiani siamo un popolo di pigri, ci basta che qualcuno dica due parole messe in maniera opportuna e tutto ci sta bene, nessuno va mai ad indagare e quando lo si fa il più delle volte "la frittata è fatta".
La verità è che quello degli inceneritori è un vero e proprio bussines, non la soluzione al problema rifiuti. Ci parlano di produzione di energia, ma quanti di voi sanno che in realtà un inceneritore ha un'efficienza energetica bassissima? La maggior parte dell'energia prodotta serve allo stesso per poter funzionare. Qui sotto vi riporto un grafico molto chiaro.


Il riciclo della carta recupera 3,2 volte l'energia che deriverebbe dal suo incenerimento; per la plastica il rapporto è di 4 a 1.
Vengono a raccontarci che la raccolta differenziata può coprire fino al 40% max 50% e il resto va per forza incenerito. BUGIE: ci sono province come Treviso, Vicenza, Bergamo che hanno superato il 50%, ma alcune loro parti, come il Consorzio Priula, (provincia di Treviso- 23 comuni con circa 200 mila abitanti) nel 2004 ha differenziato il 73,8%.
Ci dicono che incenerire costa meno: BUGIA! Da un punto di vista economico questi impianti sono fallimentari, e se vanno avanti è solo perchè i governi con le loro politiche-bussines hanno fornito legalmente dei finanziamenti a questi impianti. Prima c'erano i famosi "Cip6" (prelevati dalle nostre tasche) e ora ci sono i "certificati verdi", introdotti dal decreto Bersani, che cataloga i rifiuti come "fonti rinnovabili di energia". E ancora una volta il povero reciclaggio e le vere fonti rinnovabili devono farne le spese.
Poi esiste il problema discarica: infatti poichè nulla si crea e nulla si distrugge, i rifiuti vengono trasformati in ceneri, che ahimè devono essere stoccate in discarica.
A proposito di discarica, c'è da precisare che su 1000 Kg di rifiuti inceneriti restano:
250-300 Kg di ceneri di fondo (scorie da combustione);
25-35 Kg di polveri provenienti da filtri (ceneri volanti);
30-40 Kg di fanghi dall'abbattimento dei fumi.
Nel complesso, quindi, circa il 35% in peso dei rifiuti inceneriti va portato in discarica. Non vi sembra un controsenso? Come al solito "predichiamo bene, ma razzoliamo male".
In ultimo, vogliamo parlare di Diossina? Credo che questo posso anche risparmiarvelo. Il problema diossina esiste e chi dice il contrario non è uno scienziato, ma solo un mercenario!

Allora la domanda è questa: perchè non facciamo qualcosa che aiuti davvero mamma Terra? Reciclare significa spendere meno energia e meno materia prima.
Svegliamo le nostre coscienze e non lasciamo che qualcuno venga a raccontarci delle favolette. Pretendiamo che il nostro stato attui politiche di raccolta differenziata, riciclo e riuso, educhiamoci a questo , perchè è il solo modo per arricchirci sia economicamente che a livello di salute.

Fonte: Ecoistituto del Veneto "Alex Langer"

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